Un concorso rivolto agli studenti della Toscana per rendere omaggio a uno dei giganti del Novecento. A otto anni dalla scomparsa di Mario Luzi, l’assessorato all’educazione, in collaborazione con il quotidiano La Nazione e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (attraverso il PortaleRagazzi.it), ricorda il senatore a vita con un premio riservato ai giovani che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado di Firenze e del resto della Toscana con testi in lingua italiana a tema libero.
«Luzi si speso senza riserve in nome di Firenze e della sua vocazione di città universale di cultura e di pace, fino a diventare non un cittadino come tutti, ma una presenza di tutti – ha sottolineato l’assessora all’educazione Cristina Giachi – la sua è figura centrale nella cultura italiana del Novecento e modello di riferimento della società civile di cui è stato anima, maestro e interprete. Con questo concorso vogliamo coinvolgere le nuove generazioni affinché riscoprano attraverso la poesia quell’insieme di valori dei quali Luzi è stato testimone per tutta la vita».
La partecipazione al premio (giunto alla terza edizione) è aperta e ciascun autore potrà presentare fino a tre opere in lingua italiana, inedite al momento della consegna e non inviate ad altri concorsi letterari, pena l’esclusione. I partecipanti dovranno inviare alla segreteria del concorso, insieme alle opere presentate, la scheda di adesione compilata con i dati richiesti e, nel caso di studente minorenne, l’autorizzazione a partecipare al concorso firmata da un genitore.
Il termine per la presentazione delle opere è fissato per venerdì 31 gennaio 2014 entro le 14.
Per l’occasione, il PortaleRagazzi.it di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha creato un apposito sito: http://www.chiavidellacitta.it/firenzepermarioluzi/
La giuria è composta dal professor Marco Marchi (docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze), da Elena Gori, Nicoletta Mainardi, Gloria Manghetti, Marco Menicacci e Giacomo Trinci
La proclamazione dei vincitori si svolgerà a febbraio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio e le prime tre opere classificate saranno pubblicate dal quotidiano La Nazione.
Mario Luzi nasce a Castello, vicino a Firenze, il 20 ottobre 1914 da genitori originari di Semproniano, nell’alta Maremma. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza fra Castello, Siena e Firenze, dove compie gli studi liceali e si iscrive all’Università laureandosi in letteratura francese.
Poco più che ventenne debutta come poeta con il volume La barca (1935) seguito da Avvento notturno (1940), segnalandosi subito come esponente di spicco del cosiddetto ermetismo. In questi anni di intense letture stringe legami di affettuosa consuetudine e duratura amicizia con le personalità emergenti della cultura fiorentina incontrate all’università quali Carlo Bo, Oreste Macrì, Leone Traverso, Alessandro Parronchi e Piero Bigongiari, e con il poeta Carlo Betocchi. La carriera di insegnante lo porta in varie città, tornando poi a a vivere e a lavorare a Firenze dove conseguirà più tardi la docenza universitaria. Durante la guerra si sposa e ha un figlio, Gianni.
Nel dopoguerra la poesia di Luzi conosce una svolta radicale nel senso di una apertura alle ragioni del quotidiano e della storia con la pubblicazione di Nel magma (1963 e 1966), la raccolta che preannuncia i grandi libri degli anni Settanta e Ottanta (Su fondamenti invisibili, Al fuoco della controversia, Per il battesimo dei nostri frammenti, Frasi e incisi di un canto salutare). Si prospetta per l’itinerario poetico luziano un futuro in continua evoluzione. È infatti la volta dei testi per il teatro, fra cui il Libro di Ipazia, Rosales e Hystrio, e degli ultimi bellissimi volumi di versi (Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, Sotto specie umana, Dottrina dell’estremo principiante). Prosegue frattanto l’importante attività del saggista e del traduttore.
Su invito di Giovanni Paolo II Luzi compone i testi di meditazione per la Via Crucis vaticana del 1999. Celebrato ormai come uno in assoluto dei maggiori poeti del suo tempo, tradotto in molte lingue, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, il 14 ottobre 2004, in occasione del suo novantesimo compleanno, Luzi è nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ci ha lasciati pochi mesi dopo, il 28 febbraio 2005.
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