Il tema delle pensioni è sempre più scottante nel nostro Paese, non solo per chi sta raggiungendo l’età pensionabile, ma anche e soprattutto per i più giovani. Ad oggi l’età pensionabile sta aumentando di anno in anno, mentre il passaggio da regime retributivo a contributivo ha dato un taglio pesante ai futuri assegni pensionistici. In una situazione come questa appare chiaro che poter contare su una previdenza integrativa sia essenziale. Un fondo pensione è una tipologia particolare di investimento; il capitale investito si rivaluta nel tempo e il titolare può scegliere, al raggiungimento dell’età pensionabile, di ritirarlo tutto o in parte, oppure di godere di una pensione complementare mensile, per il resto della sua vita.
Come aderire a un fondo pensione
Oggi le possibilità per chi desidera un fondo pensione integrativo sono molteplici, a partire da quelle proposte da assicurazioni e banche, per arrivare sino alle piattaforme online. Quest’ultima forma di investimento è quella maggiormente in crescita, grazie proprio alla possibilità di aderire a queste proposte direttamente online, da casa propria; inoltre il fondo pensione integrativo online permetterà anche di controllare costantemente il proprio capitale accumulato, valutando i guadagni ottenuti o anche valutando eventuali modifiche. Il capitale investito, mensilmente o annualmente, viene infatti usato per investire in diversi strumenti finanziari. Questo consente di ottenere un’interessante rivalutazione del capitale, più massicci nel caso in cui il tempo trascorso dal giorno dell’apertura del fondo e quello di chiusura è particolarmente elevato.
Quanto investire
Chiunque può decidere di aderire a un fondo pensione complementare, anche perché non è necessario investire cifre elevate. Solitamente si preferisce un versamento mensile, che può andare da poche decine di euro fino ad alcune centinaia. Ovviamente maggiore sarà la cifra investita e maggiore sarà anche l’entità della futura pensione integrativa. Il cliente che aderisce a questo tipo di proposta ha la facoltà di scegliere il profilo di rischio degli investimenti avviati dalla società di gestione. Tale profilo può variare nel tempo; solitamente si tende a preferire profili con rischio più elevato all’inizio dell’investimento, mentre dopo vari anni si prediligono investimenti leggermente più rischiosi. Fermo restando che non è necessario modificare tali parametri, ma neppure andare su profili con rischio medio o elevato.
Ulteriori vantaggi
Oltre a permettere di avere una seconda pensione, che può aiutare a mantenere il medesimo stile di vita che si ha durante la vita lavorativa, è possibile approfittare anche di ulteriori vantaggi. Un riguarda l’esenzione fiscale offerta dallo Stato italiano. I fondi versati per la previdenza complementare possono infatti essere dedotti dal reddito annuale, fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. In sostanza sulla cifra versata per la pensione integrativa si ottiene una quota pari all’aliquota IRPEF pagata sul reddito, quindi da 23% in su. Inoltre l’imposta sui redditi sulla pensione integrativa è agevolata al 20%, lo stesso dicasi della tassazione sul riscatto del fondo pensione. Altri vantaggi dipendono poi dalla piattaforma di investimento prescelta; alcune non prevedono alcun tipo di commissione per l’attivazione del fondo pensione, così come commissioni molto ridotte per le spese di gestione.
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