A Firenze stop alla vendita e all’asporto di bevande alcoliche su tutto il territorio comunale oltre al divieto di consumo di bevande alcoliche in luogo pubblico e al divieto di stazionamento nelle quattro aree del centro più a rischio assembramento, nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 22.
Lo stabilisce la nuova ordinanza firmata oggi dal sindaco Dario Nardella per prevenire gli assembramenti e contenere il rischio di contagio del Covid-19.
“Abbiamo deciso queste nuove misure, che riteniamo necessarie per ridurre le occasioni di assembramento negli spazi pubblici e quindi di diffusione del virus, che si sta propagando moltissimo” ha detto l’assessora alla Sicurezza Urbana Benedetta Albanese, che ha portato questa mattina in sede di Cosp la proposta di ordinanza firmata poi nel pomeriggio dal sindaco Nardella. “E’ necessario fare tutto il possibile per contenere le possibilità di contagio. Per questo, dopo aver rilevato che il consumo di alcolici genera assembramenti nelle piazze e che il divieto già disposto per l’area di Sant’Ambrogio ha funzionato ma ha portato molti giovani a spostarsi in altre aree del centro, abbiamo deciso di estendere il divieto di stazionamento nelle altre aree a rischio”.
A partire dal 12 marzo quindi, ogni venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 22 nell’intero territorio comunale è disposto il divieto di vendita di bevande alcoliche effettuata in qualsiasi forma (da parte di esercizi pubblici di somministrazione per asporto, esercizi commerciali di vendita al dettaglio di generi alimentari, operatori su area pubblica che vendono generi alimentari, operatori della grande distribuzione, anche mediante distributori automatici, etc.), salva la possibilità di consegna a domicilio, nell’intero territorio comunale.
In questi giorni e in questi orari è inoltre disposto il divieto di consumo di bevande alcoliche nelle vie, piazze ed altri spazi pubblici o aperti al pubblico, nell’intero territorio comunale.
Dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 22 è stata infine disposta una limitazione dell’accesso che comporta il divieto di stazionamento per le persone, salva l’attesa in coda per poter accedere agli esercizi pubblici ed agli esercizi commerciali legittimamente aperti nel rispetto delle distanze minime interpersonali (con possibilità di attraversamento consentita per accedere agli esercizi pubblici ed agli esercizi commerciali legittimamente aperti nonché alle abitazioni private ed agli uffici pubblici e privati compresi nell’area, e per il deflusso) nei seguenti spazi pubblici indicati in queste zone:
- Piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale della Giovine Italia (escluso);
- Piazza SS. Annunziata;
- Piazza S. Spirito, via dei Michelozzi (tratto da Piazza S. Spirito a Borgo Tegolaio), via del Presto di San Martino (tratto tra Borgo Tegolaio e Via de’ Coverelli);
- Piazza Strozzi, via degli Anselmi, via dei Sassetti, piazza dei Davanzati, via Pellicceria, piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via di Porta Rossa (tratto compreso fra via Pellicceria e via Monalda), via Calimala (tratto tra via di Porta Rossa e piazza della Repubblica), via dei Lamberti (tratto tra via Pellicceria e via Calimala), via dei Cavalieri, via San Miniato fra le Torri.
La violazione di questi divieti è punito con una sanzione amministrativa compresa fra 400 e 1000 euro.
L’ordinanza firmata lo scorso 4 febbraio sul divieto di stazionamento in Sant’Ambrogio è stata revocata.
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