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Vigilia Chievo - Fiorentina

Mihajlovic: "Kharja resta fuori, non convocato per Verona"

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Domani i Viola affronteranno il Chievo Verona in una partita tutt'altro che facile, i veneti, infatti, nelle ultime tre gare hanno sempre perso e faranno di tutto per strappare un risultato positivo. La panchina del tecnico Gigliato, malgrado le dichiarazioni di facciata, rimane sempre in bilico.

Ecco le principali dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Chievo – Fiorentina, gara valida per l'undicesima giornata del girone di andata del Campionato di Serie A 2011 – 2012.

 

“Il punto della situazione? - Avevamo già deciso di fare l'allenamento a porte aperte in occasione delle partitelle, non è stata una cosa dettata dagli episodi di domenica scorsa col Genoa. Lo striscione di scuse è una cosa positiva, penso di essere una persona leale che non ha mai mancato di rispetto a nessuno, ma anche i fiorentini sono persone altrettanto leali. Col Genoa ci sono stati episodi brutti, che hanno fatto male alla città, ma non sono questi i fiorentini, purtroppo ci sono ovunque i deficienti. Speriamo di fare bene domani, poi ci aspettano una serie di partite difficili, ma per fortuna ci sarà tempo per prepararle”. “Behrami? - Sta bene ed è a disposizione”.

“Il Chievo viene da tre sconfitte – prosegue – sarà una partita difficile su un campo difficile e ci potranno mettere in difficoltà con il loro attacco, sarà una partita dura, dovremo avere lo stesso atteggiamento col Genoa. Tecnicamente siamo superiori, ma senza il giusto atteggiamento è dura contro tutti”. “Kharja? - Non sarà convocato per domani, ci ho parlato, mi ha detto che non lo avrebbe più fatto, ma giovedì è tornato a Milano. Bisogna assumersi le proprie responsabilità, questi problemi rendono tutto più difficile. Kharja domenica fece un'ottima partita, vado contro il mio interesse, ma bisogna rispettare le regole. Se mi avesse chiesto di andare a Milano per necessità, lo avrei lasciato partire. Si è detto che è tornato alle 23:30, ma è arrivato a Firenze a mezzanotte e mezza”.

“Ho letto del pranzo insieme di mercoledì: è una sciocchezza, noi pranziamo insieme da Godó ogni volta che facciamo il doppio allenamento, non è stato un evento straordinario come è stato dipinto, è la norma”.

“L'alluvione di Genova e il ferimento del segretario di Betori? - Sono cose brutte, sono molto dispiaciuto per questi fatti, l'episodio del colpo di pistola mi fa tornare alla mente Belgrado”.

“Come mai non convoco i giovani? - Nastasic è un giocatore forte, gli ho detto che una delle prossime partite la giocherà, se riesco a rimanere sulla panchina (ride, ndr). Su Camporese ci teniamo sempre informati su come si allena, i giovani li guardo, ma dovremo aspettare ancora un po' prima di vederli in Prima Squadra”.

“Mi prendo le mie responsabilità per i risultati, è chiaro che se non arrivano i risultati non è tutta colpa dell'allenatore, ma il tecnico rischia sempre, al di là di tutto, l'importante è che sia convinto delle sue idee e vada avanti per la sua strada”.

“Cerci? Ha un problema di alluce valgo, se non avrà più dolori ritornerà in campo, è un giocatore importante se non fondamentale per noi”.

“I fischi? - Ho spiegato alla stampa di fuori Firenze che erano indirizzati a me e non alla squadra, questi atteggiamenti a volte sono difficili da capire anche per me. Queste problematiche creano un po' di subbuglio e nervosismo tra i giocatori, qui la città è piccola, si sa tutto di tutti e allora anche gli stessi giocatori – conclude - devono farsi vedere meno in giro”.

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