Il colpo gli era già riuscito altre volte, è andata perciò sul sicuro la donna 34enne del grossetano che nella tarda mattinata di ieri si è recata presso una gioielleria di piazza Santa Croce con la scusa di chiedere di visionare alcuni monili in oro raccolti su un espositore. La giovane donna poi approfittando di un momento di distrazione della commessa, ha arraffato 4 pendenti in oro, del valore complessivo di 700 euro e li ha infilate nelle tasche, la seconda parte del piano prevedeva l'arrivo di una chiamata improvvisa da parte di un complice che le avrebbe consentito di uscire all'improvviso dal negozio con tanto di scuse per il diturbo. Ma la commessa questa volta ha riconosciuto la donna che nei giorni scorsi aveva già rubato alcuni preziosi nello stesso negozio con la solita tattica; ha perciò finto di distrarsi e ha chiamato il 113, il tutto riuscendo abilmente a trattenere la donna.
A quel punto, la donna intuendo di non avere scampo si è dichiarata pronta a restituire il bottino ammettendo persino di aver fatto lo stesso nei giorni scorsi, infine ha chiamato il compagno per restituire la merce rubata. Nel frattempo, però sul posto è giunta la volante che ha identificato e perquisito la donna che addosso aveva altri anelli non restituiti.
Ma non è finita qui, all'arrivo del compagno il colpo di scena: l'uomo è stato riconosciuto dai poliziotti come persona sottoposta agli arresti domiciliari. La conclusione per lui è stata che oltre all'accusa di ricettazione è finito dentro per reato di evasione.
I poliziotti hanno accertato che la coppia era riuscita nei tre giorni precedenti a depredare il negozio di diversi preziosi per un valore di circa 29 mila euro.
L’uomo in effetti aveva portato con sè il cofanetto che custodiva i preziosi, peccato che all'interno ci fosse solo una parte del sostanzioso bottino.
Sono quindi scattate le perquisizioni domiciliari alla ricerca della refurtiva mancante, riuscendo così a riconsegnare al proprietario del negozio altri preziosi per un valore di circa 19 mila euro.
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