E' morto l'ex assessore regionale della Toscana Riccardo Conti. Aveva 66 anni. Ha fatto parte della giunta regionale come assessore all'urbanistica, alle infrastrutture, alla viabilità, ai trasporti e alla casa dal 2000 al 2010. Era stato dirigente del Partito Comunista, iniziando la sua carriera politica nella Fgci. La camera ardente sarà aperta domani, giovedì 7 settembre, dalle ore 15 nella Sala Gonfalone a Palazzo del Pegaso (via Cavour, 4) a Firenze, sede del Consiglio regionale della Toscana. Le esequie si terranno venerdì 8 settembre, alle ore 15, nell'auditorium del Consiglio regionale. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della politica.
"La scomparsa di Riccardo Conti è una grave perdita che mi addolora profondamente. Riccardo è stato un importantissimo amministratore della Regione Toscana" ha commentato commosso Enrico Rossi, governatore toscano. "Il suo prezioso lavoro ha contribuito all'ammodernamento legislativo e infrastrutturale di tutta la regione" ha aggiunto Rossi.
"Se ne va un politico appassionato e un grande uomo" con queste parole l'ex premier e segretario Pd, Matteo Renzi, commenta la scomparsa di Conti. "Spesso ci siamo trovati su posizioni politiche differenti, ma ciò non ha impedito che nel corso degli anni tra noi crescesse e si instaurasse un sincero rapporto di stima" ha aggiunto il segretario Dem.
Dolore per la morte di Conti è stato poi espresso da Mdp, di cui l'ex assessore era stato uno dei promotori dopo aver lasciato il Partito democratico.
"Riccardo - scrive in una nota Mdp - è stato un promotore del Movimento. Lasciò il Pd con amarezza, dopo anni di impegno, con il coraggio delle opinioni critiche, la lealtà e la serietà del dirigente politico e del militante che sempre era stato". Conti, ricorda Mdp, "in questi ultimi anni, e in questi ultimi mesi, ha avuto un ruolo straordinario di sostegno e di incoraggiamento verso i giovani che si sono avvicinati alla sinistra del Pd prima e al Movimento poi". "La malattia lo ha progressivamente sfiancato - prosegue Mpd -, complice una vicenda giudiziaria tanto pesante per clamore mediatico e conseguenze politiche rilevatasi dopo troppi anni completamente senza fondamento, da cui Riccardo era uscito completamente scagionato, ma umanamente provato. Lascia un gran vuoto nel movimento fiorentino e toscano".
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