"Erano Regionali di ciclismo o Mondiali? Nonostante i migliori giornalisti e commentatori sportivi sul campo per 8 giorni e il gran lavoro della sede regionale toscana, la Rai come servizio pubblico ha perso un'altra occasione. Per i Mondiali di Ciclismo poteva e doveva impegnarsi molto di piu' nella copertura nazionale dell'evento". E' il parere del sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Erasmo D'Angelis, in diretta ai microfoni dell'emittente radiofonica Lady Radio, sulla copertura tv dell'evento offerta dalla concessionaria del servizio pubblico. "Sono arrabbiato - ha detto D'Angelis - e con me tanti sportivi che protestano e che anche ieri, per cercare la diretta della finale, sono dovuti andare su Rai Sport 2, mentre nei giorni scorsi chi cercava disperatamente sulle reti nazionali un collegamento con l'evento vedeva poco o nulla e servizi confinati in fondo al palinsesto. Io credo sia abbastanza vergognoso un atteggiamento del genere che evidentemente considera il ciclismo e i Mondiali di Ciclismo in Italia come sport 'minore'. Lo trovo francamente autolesionista e un po' tafazziano, visto il successo dei Mondiali che ha inviato al mondo l'immagine migliore dell'Italia anche dal punto di vista della passione ciclistica che ha mosso centinaia di migliaia di tifosi, dell'organizzazione perfetta e dell'efficienza nella loro gestione".
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