"Il ministro Orlando manda gli ispettori a verificare il calendario delle udienze per il processo sulla strage del rapido 904? Eh vabbé. Ho fatto il calendario a giugno, prima che intervenisse la nuova legge. E non ho in dote la previsione del futuro".
Lo dice Salvatore Giardina, presidente, vicino alla pensione, della sezione di corte d'assise d'appello di Firenze davanti alla quale si celebra il processo per la strage del Rapido 904.
"Prima di decidere - spiega il giudice, parlando della sua scelta di lasciare tutto in mano a chi lo sostituirà - dovevamo risentire solo i testimoni essenziali per la prova dichiarativa decisiva", mentre la riforma nel caso di appello del pm su una sentenza di assoluzione prevede "la riapertura dell'istruttoria completa di tutti i testi, passati così da 6 a un numero ben più elevato. Non si poteva fare prima che me ne andassi via".
La pensione anticipata? "Mi sono stancato - dice -. La Corte d'Appello è diventata un collo di bottiglia". Ai familiari delle vittime dice: "Rispetto il loro dolore, hanno la mia solidarietà. Dico loro che tutto si concluderà comunque tra pochi mesi. Il nuovo presidente verrà nominato in tempi brevi e fisserà il calendario velocemente", "l'istruttoria a un certo punto sarebbe stata interrotta per il mio pensionamento", "lasciando ora, invece, non ho azzerato nulla".(ANSA).
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