Ieri nel carcere di Sollicciano di Firenze è morto un detenuto italiano di 55 anni. L'uomo era in trattamento per tossicodipendenti.
Si tratta dell'ottava morte da inizio 2015. Ne dà notizia l'OSAPP (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) con il segretario generale Beneduci.
"Il detenuto - spiega il sindacato - aveva assunto da non molto tempo la prevista quantità di metadone e il malore che lo ha colto è assai probabile che sia stato provocato dalla contemporanea assunzione di altre sostanze come purtroppo già accaduto nello stesso carcere, in particolare nella limitrofa sezione femminile".
Per quanto è dato di conoscere, il fatto che si tratti dell'ottavo morto dall'inizio dell'anno nel carcere di Sollicciano - rileva Beneduci -, "non sembrerebbe aver destato particolari preoccupazioni nei vertici locali, regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria, nonostante che quella del carcere fiorentino sia la più alta percentuale di decessi in cella sul territorio nazionale e non solo".
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