“Sbattere uno dei più grandi, se non il più grande poeta della storia, sopra una delle opere pubbliche più brutte della storia è una scelta già di per sé discutibile.
Evidentemente non deve pensarla allo stesso modo il sindaco Nardella che non si è fatto mancare le foto di rito di fronte ai vagoni con su scritti i versi 22-24 del Canto X dell’Inferno. Ma siamo proprio sicuro che quelli scritti sui vagoni di Sirio siano i versi 22-24 del Canto X dell’Inferno, come si può ben leggere sotto la citazione stessa? La risposta è… No!”. Questo quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli.
“Quelli riportati sui vagoni della tramvia - spiega Torselli - sono i versi 82-84 del Canto III e non, come erroneamente scritto, i versi 22-24 del Canto X. Un errore da 4 in italiano sulla pagella di terza media, figuriamoci se l’errore non restasse circoscritto ad un’interrogazione di italiano, ma finisse stampato nero su bianco addirittura sul vagone di un tram…. Chissà cosa penserebbe oggi Dante del governo della città di Firenze: prima esiliato, poi addirittura ridotto ad immagine per abbellire un tram. E per non farci mancare niente, pure col canto sbagliato!”
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