Nessun commento dalla procura di Firenze dopo la pubblicazione della notizia sulla riapertura dell'inchiesta per mafia su Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.
Nel giugno scorso la procura di Palermo aveva completato la trasmissione di tutti gli atti relativi alle intercettazioni in carcere di Giuseppe Graviano, dove il boss di Bravaccio parlerebbe di un presunto ruolo esterno di Berlusconi sulle stragi mafiose di Milano, Roma e Firenze.
L'inchiesta sarebbe ''un atto dovuto'', fa notare una fonte in ambienti giudiziari citata dall'Ansa. L'indagine è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo e dal pm Angela Pietroiusti della Dda di Firenze.
Intanto il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, accende la polemica sulla fuga di notizie e invoca l'intervento del Guardasigilli. "Mai si potrà sapere chi ha propalato la notizia, ovviamente coperta da segreto, ai giornalisti - scrive in un nota - E questa sì che è un'indagine che non dovrebbe comportare particolari complessità per individuare il o i responsabili".
"Sarà interessante verificare - prosegue Ghedini - se il ministro Orlando vorrà contribuire, mediante i mezzi ispettivi di cui dispone, a far luce sul grave episodio, anche tenuto conto che, a tenore delle stesse fonti giornalistiche, il nome del Presidente Berlusconi nel registro degli indagati sarebbe stato addirittura segretato dalla Procura di Firenze".
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