"Piena e totale solidarietà ai magistrati della procura di Firenze" che conducono l' inchiesta sulla Fondazione Open "in adempimento del loro dovere". Così, in una nota, la giunta dell'Anm Toscana dopo dichiarazioni del leader di Italia Viva Matteo Renzi che sabato scorso, in un post su Facebook, aveva accusato alcuni magistrati di essere in cerca di "ribalta mediatica", commentato la sua iscrizione sul registro degli indagati.
"Ritenere che alcuni pubblici ministeri siano mossi da sentimenti personali e dalla volontà di ottenere visibilità mediatica è francamente risibile e deve essere smentito con fermezza", afferma la giunta dell'Anm Toscana. "I provvedimenti dell'autorità giudiziaria si possono impugnare e certamente criticare - si legge nella nota - Quello che non è in alcun modo ammissibile in un consesso democratico e che viene fortemente stigmatizzato da questa giunta è quello di attribuire ai magistrati finalità e scopi diversi da quelli dell'applicazione della legge".
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