Venti interventi, oltre 120 sequestri per quasi 7.800 articoli che sul mercato abusivo potevano fratturare fino a 50mila euro.
E oltre 25mila euro di multe. È questo il bilancio degli ultimi controlli contro l’abusivismo commerciale effettuati a Firenze dalla Polizia Municipale. Si tratta di interventi mirati, tra cui quelli potenziati che sono stati effettuati in particolare in orario pomeridiano e serale, con diverse decine di agenti in divisa e in borghese (tra cui i quindici entrati nell’ultimo blocco di assunzioni) che hanno portato a risultati interessanti dal punto di vista dei sequestri oltre a rappresentare un importante deterrente per l’attività di vendita abusiva nelle zone del centro. Tra queste anche le zone abitualmente meno pattugliate dalla Polizia Municipale come l'area attorno alla stazione di Santa Maria Novella, la direttrice via Panzani-via Cerretani, via Ricasoli nei pressi del Museo dell'Accademia, lungarno della Zecca Vecchia e piazzale Michelangelo.
Tornando sui dati, complessivamente sono stati effettuati 120 sequestri amministrativi di merce (per quasi 7.800 oggetti) di cui 5 a carico di soggetti identificati e multati per violazione della legge regionale sul commercio (sanzione da 5.000 euro). Da segnalare il sequestro effettuato a un venditore extracomunitario con regolare permesso di soggiorno che, fermato dalla Polizia Municipale nei pressi della stazione di Santa Maria Novella con oltre 150 borse in pelle, non ha saputo spiegare il possesso della merce. Tra le ipotesi al vaglio della Polizia Municipale che si tratti di un "grossista" giunto a Firenze dalla zona del basso Valdarno, in provincia di Pisa, per approvvigionare i venditori abusivi al dettaglio presenti in città. Anche per lui, oltre al sequestro della merce, è scattata anche la sanzione amministrativa da 5.000 euro sempre per la violazione della legge regionale sul commercio.
Tra gli oggetti maggiormente sequestrati i poster, le immancabili aste da selfie e le palline gommose, ma anche numerosi accessori per telefonia e materiale elettrico in generale, il cui impiego può risultare particolarmente pericoloso per la salute poiché si tratta di oggetti non testati e non a norma e potenzialmente forieri di corto circuiti e incendi.
In questo contesto s'inserisce l'attività di controllo effettuata presso le attività di rivendita diventate centri di rifornimento dei venditori abusivi. Da metà maggio ad oggi la Polizia Municipale ha effettuato controlli mirati ad alcuni di questi negozi che, tra gli oggetti in vendita, hanno anche questo tipo di prodotti. E durante queste verifiche sono emerse irregolarità relative appunto alla marchiatura ed alla tracciabilità dei prodotti portando a diverse migliaia di euro di sanzioni e al sequestro di decine di migliaia di pezzi. Nell’ultimo blitz, risalente alla settimana scorsa, i pezzi confiscati per violazioni amministrative sono stati poco meno di 5.900 cui si aggiungono una trentina di oggetti per i quali è scattato il sequestro penale perché non sicuri per la salute dell’acquirente. Due le multe da 1.000 euro ciascuna e una denuncia penale.
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