Ieri era stata la volta di Fli contro il nuovo gruppo d'opposizione 'Galli per Firenze', oggi di Pdl contro Fli.
"Quando noi eravamo già oppositori della sinistra lui, del resto, non era ancora nato”.
Così replica del gruppo consiliare di Fli in Palazzo Vecchio all'Onorevole Toccafondi che a mezzo stampa ha dichiarato a proposito della presidenza della Commissione controllo "Il PdL a Firenze è e resta l’unica opposizione di centrodestra alla giunta Renzi e alla maggioranza di centrosinistra". Già perchè la presidenza della Commissione spetta di diritto a un partito di opposizione. E sempre secondo Gabriele Toccafondi Fli non potrebbe ambire a quella carica dal momento che “non fa alcuna opposizione”. Non si fa attendere la replica dei consiglieri Fli Sarra, Bertini e Giocoli che rilanciano: "Sorprende alquanto una tale affermazione, gratuita e denigratoria da parte di un coordinatore nominato in extremis nella defezione dei sui predecessori in una evidente crisi del suo partito, e rappresentante di un gruppo consiliare che ha visto in pochissimo tempo più che dimezzarsi il numero dei suoi componenti. Tale circostanza rende quindi totalmente inaccettabile una simile conclusione.
Non solo, ma all’Onorevole Toccafondi sfugge una determinante considerazione, ovvero che l’opposizione non la si fa abbaiando e ringhiando contro ogni proposta o decisione della maggioranza, ma la si fa anche e soprattutto in modo costruttivo, proponendo valide alternative al governo della città o comunque pensando in primis a tutelare i legittimi interessi degli elettori e al di là di qualsiasi diatriba ideologica o preconcetta.
L’Onorevole Toccafondi, succube della strategia locale verdiniana del “correre per perdere”, che ha caratterizzato da sempre la politica del centro-destra fiorentino, non ha nemmeno il diritto di parlare di opposizione". Quindi la palla passa al Pdl di Palazzo Vecchio che dal canto loro rispondono:
"Da quando siamo entrati in consiglio comunale nell’estate del 2009 abbiamo portato avanti, coerentemente col mandato affidatoci dagli elettori, un’opposizione intransigente contro tutti gli atti che reputavamo sbagliati o dannosi per la città, e un’opposizione costruttiva laddove si intravvedeva la possibilità di avanzare proposte al governo cittadino.
Per questo non possiamo accettare lezioni né critiche da parte di chi, come i consiglieri di FLI Sarra, Giocoli e Bertini, è stato eletto per fare opposizione e poi, dopo aver cambiato formazione politica, si è astenuto sui due unici atti politici programmatici portati al voto dalla giunta Renzi: il bilancio e il piano strutturale".
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