La rotonda vittoria di domenica sull' Inter non fa montare la testa all'Udinese di Francesco Guidolin, che arriva al giro di boa del campionato con 27 punti e 11 lunghezze di vantaggio sulla terz'ultima, ma continua a parlare di salvezza. ''La mia tesi e' stata ulteriormente rafforzata dai risultati dell'ultima domenica. Dobbiamo restare umili, con la ''u'' maiuscola, cercare di fare piu' punti possibili e non lasciarci andare a pericolosi voli pindarici''. ''Questo - prosegue il tecnico - e' un campionato in cui le prime 6-7 squadre saranno impegnate fino alla fine nella lotta per i quartieri nobili e il resto del gruppo avra' come obiettivo minimo quello dei 40 punti''. L'Udinese si rimette dunque al lavoro con la testa alla Fiorentina, che arrivera' a Udine reduce dal ko con il Pescara. ''Secondo me hanno giocato la medesima gara che noi abbiamo disputato in coppa contro la formazione di Montella. Non meritavano certo di perdere, ma questa e' la legge del calcio. Troveremo di fronte una squadra forte, arrabbiata, pimpante e determinata come quella ammirata nel girone d'andata''. L'Udinese, dunque, dovra' essere la stessa squadra vogliosa e determinata vista nelle ultime gare dopo la debacle all'Olimpico con la Lazio. ''Abbiamo giocato molto male una partita. Sono cose che succedono, purtroppo capitera' ancora. Abbiamo solo preso coscienza - e qui Guidolin analizza la scossa che ha consentito ai suoi di cambiare marcia - che giocando cosi' avremmo fatto pochi punti. E' il caso di insistere su questa strada per aggiungere punti su punti''. Poi, l'allenatore si lascia andare a qualche commento sui singoli. A partire dal duo Muriel-Di Natale, che in attacco fa sognare i tifosi friulani. ''Muriel ha tutto per diventare un grandissimo giocatore, deve solo avere una predisposizione mentale al sacrificio per diventare un attaccante moderno. Credo abbia cominciato a capirlo. A Toto' chiediamo prevalentemente di mostrare la freschezza e la vivacita' sottoporta che sta dimostrando. E' da tempo che penso che puo' arrivare a 200 gol in A, ma per scaramanzia non ne voglio piu' parlare. E' un fuoriclasse, il giocatore piu' forte che ho mai allenato. Ma e' un ragazzo umile; all'interno del gruppo e' un compagno di squadra''. Positive anche le impressioni su Merkel. ''E' un giocatore di talento e qualita', con un ottimo futuro davanti a se'''. E le risposte ricevute da Heurtaux: ''E' cresciuto molto. Si e' fatto trovare pronto quando e' stato chiamato''.
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