Riceviamo e pubblichiamo dall'Associazione Città Ciclabile di Firenze - L'ingorgo di traffico che si è creato a seguito della chiusura di via Alderotti per i lavori della tramvia evidenzia ancora una volta che in questa come in altre zone della città il traffico motorizzato è arrivato alla saturazione di tutto la spazio per cui basta chiudere una strada e si crea il caos.
Un mezzo agile e pochissimo ingombrante come la bici (nello spazio occupato da un'auto ci possono stare tante bici) potrebbe contribuire ad alleggerire il problema che si ripresenterà sicuramente durante i lavori.
L'Associazione Città Ciclabile chiede quindi all'assessore alla mobilità di adottare una serie di provvedimenti che agevolino e rendano più sicuro il transito delle bici nelle zone coinvolte dai lavori, ad iniziare per esempio dal ricongiungere le piste ciclabili di via Di Novoli (anche questa "zona a rischio ingorgo" quando sarà interessata dai lavori per la tramvia) e di viale Redi, come è stato richiesto da oltre 1.500 cittadini tramite la petizione organizzata da Città Ciclabile insieme alla Sezione Soci Coop di Novoli alla fine dello scorso anno e consegnata all'allora assessore alla mobilità.
Basterebbe allargare il marciapiede sul ponte di San Donato per realizzare finalmente il collegamento ciclabile con il Polo Universitario, il Palazzo di Giustizia, il Centro Commerciale, l'insediamento abitativo di San Donato, con conseguente alleggerimento del traffico a motore.
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