Dopo le promesse minacciose i tassisti fiorentini passano all'azione. "Contro l'abusivismo" su strada oggi le auto bianche resteranno ferme nei depositi o sotto casa. Sciopero di 24 ore- in cui saranno garantiti solo i servizi minimi e le fasce di garanzia- per ribadire, spiega Claudio Giudici, il segretario di Uritaxi Toscana, "che le regole devono essere rispettate". Il bersaglio della protesta sono gli abusivi tout court, ma anche "quegli Ncc che fanno servizio su piazza, a Firenze, nonostante abbiano licenze di altri Comuni, contro cui chiediamo il rispetto della legge e delle sentenze". La protesta, proclamata da Confartigianato, Unica taxi Cgil, Uritaxi, Uil e Sitafi, prende le mosse da un dato: il tavolo di trattativa tra taxi e Ncc convocato dal prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, "è fallito".
Naufragata la via della pacificazione "non resta altro che scendere in piazza e far sentire la nostra voce, con forza, e con la convinzione di stare dalla parte della legge". Anche perché, e qui le sigle contestano l'operato di palazzo Medici Riccardi, "la tesi che avalla il prefetto, omettendo di considerare tutta la giurisprudenza esistente in materia, non può che sortire l'effetto di far cadere il principio di territorialità, generando una sorta di bomba libera tutti". In sostanza, spiegano le sigle sindacali, "la legge è dalla nostra per stessa ammissione della Prefettura; le istituzioni però, hanno deciso di lavarsene le mani mantenendo una posizione di comodo verso il mondo Ncc". Non manca l'affondo rivolto al Comune di Firenze, reo secondo Giudici "di non rispettare gli accordi". Palazzo Vecchio "che non mette mano alle problematiche sulla mobilità, con i taxi e il servizio pubblico in generale inchiodati nel traffico di una città cantiere; e che non mette in campo politiche per contrastare il dilagante fenomeno dell'abusivismo".
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