"Stiamo valutando con l'avvocato Bianchi se fare o meno ricorso al Tribunale del Riesame per il sequestro dei documenti. Abbiamo dieci giorni di tempo per farlo e in queste ore prenderemo la decisione".
Lo ha detto l'avvocato Antonio D'Avirro, difensore del collega Alberto Bianchi, nello studio del quale due giorni fa la guardia di finanza ha eseguito il sequestro dei bilanci e dell'elenco dei finanziatori della Fondazione Open, attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere l'attività politica di Matteo Renzi e in particolare per l'organizzazione della kermesse annuale della Leopolda. Bianchi, 65 anni, è l'ex presidente della Fondazione Open ed è indagato dalla procura di Firenze nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza il reato di traffico di influenze illecite: secondo il procuratore aggiunto Luca Turco e il pm Giuseppina Mione, che conducono l'indagine, avrebbe sfruttato le sue conoscenze per ottenere in cambio prestazioni professionali ritenute "illecite". Secondo quanto trapela, l'inchiesta sarebbe nata da una costola di un'altra indagine portata avanti dalla procura fiorentina: quella su Play Therapy Africa e su altre società di Alessandro Conticini, fratello di uno dei cognati dell'ex premier Matteo Renzi, che per molti anni ha operato in Africa sul fronte delle donazioni per progetti di assistenza ai bambini.
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