Si allungano i tempi per la riapertura al pubblico del Forte Belvedere, una delle due fortezze di Firenze realizzata tra il 1590 e il 1595 per volontà del Granduca Ferdinando I de' Medici, figlio di Cosimo I dall'architetto Bernardo Buontalenti. Insieme alla Fortezza da Basso serviva non solo per difendere la città da attacchi esterni, ma costituiva anche un rifugio per la famiglia granducale, che in caso di pericolo poteva raggiungerlo da Palazzo Pitti passando attraverso il Giardino di Boboli. Il Forte detto anche di San Giorgio, uno dei più bei punti panoramici della città tanto da contendersi il titolo con Piazzale Michelangelo, è stato chiuso nel 2008 a seguito di un incidente mortale in cui una 37enne fiorentina è rimasta uccisa precipitando dai bastioni. L'allora sindaco Dominici firmò l'ordinanza di chiusura e la magistratura avvio un'indagine amministrativa per accertare i fatti. Ad oggi i sigilli non sono stati ancora tolti: l'assessore alla Cultura da Empoli lo scorso febbraio durante una seduta consiliare aveva reso noto che il 17 febbraio 2010 era stato presentato alla magistratura il progetto completo di messa in sicurezza per la struttura la quale, sarebbe stata riaperta, nell'ipotesi peggiore solo in forma parziale, durante l'attuale periodo estivo. Ma il progetto è stato respinto dalla magistratura per l'assenza di alcuni dati ritenuti fondamentali al fine di poter giudicare la validità dello stesso; così l’amministrazione comunale ad agosto si è dovuta rivolgere ad un incarico esterno per la cifra di 12.000 euro. Oggi i consiglieri del Pdl Emanuele Roselli, Francesco Torselli e Stefano Alessandri si scagliano contro l'assessore Da Empoli "Nell'agosto scorso - spiegano - avevamo denunciato i forti ritardi relativi alla riapertura del Forte Belvedere e l'ennesima promessa non mantenuta da parte della Giunta Renzi che si era impegnata a riaprire la struttura già nell'estate 2010. Guardando le carte e i documenti relativi alle spese e alle tempistiche dei progetti avevamo sottolineato i ritardi e gli errori dell'amministrazione in merito alla gestione dei lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza sottolineando ciò che ogni persona di buon senso aveva già capito, e cioè che il Forte Belvedere non sarebbe stato riaperto prima del 2011".
"L'assessore Da Empoli - continuano - era subito intervenuto stizzito il giorno seguente, l'11 agosto per l'esattezza, dicendo che era ‘falso dire che la struttura sarebbe stata riaperta nel 2011’. La Giunta ha stanziato proprio negli ultimi giorni del 2010 oltre 800.000 euro, di cui 200.000 per di adeguamento ed implementazione dell'impianto di illuminazione esterna, e altre 600.000 per i lavori di messa in sicurezza del Forte. Di questi, euro 499.645 per lavori a base d'asta che ancora deve essere bandita.
E' evidente che i tempi si allungheranno ancora di molto”.
“Non sappiamo - ironizzano gli esponenti di centrodestra - quale calendario usi l'assessore da Empoli, evidentemente non quello occidentale, ma ci pare proprio che l'unico che sulla vicenda abbia detto cose non vere sia proprio l'assessore alla cultura. Ben più grave sarebbe poi se con le sue affermazioni l'assessore intendesse dire che nemmeno per il 2011 l'amministrazione riuscirà a restituire alla città questo importante luogo di cultura e aggregazione”. “Se da Empoli intende smentire quanto detto ieri dal sindaco lo dica chiaramente - concludono Roselli, Torselli e Alessandri - altrimenti abbia la dignità di scusarsi, non tanto con i sottoscritti ma con la città per l'ennesima brutta figura che ha rimediato. Ci domandiamo quante altre figuracce intenda rimediare l'assessore, prima di prendere l'unica decisione che renderebbe onore alla sua persona ed al ruolo importantissimo che ricopre: dimettersi".
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