Il record toccato dal gasolio e i rincari registrati dalla verde rappresentano «la prova delle speculazioni sulla pelle degli automobilisti». È quanto affermano le quattro associazioni aderenti a Casper (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori), in una nota diffusa da Codacons.
«Rincari di tale portata nel primo giorno di sciopero, quando l'88% degli impianti (stando ai dati delle organizzazioni di categoria) risulta chiuso, rappresenta una chiara speculazione, tesa a lucrare su chi è costretto a fare rifornimento presso le pompe in servizio», spiegano le associazioni. Ecco che Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, annuncia «un esposto in Procura, in cui si chiede di aprire un'indagine al fine di accertare se l'aumento dei prezzi di benzina e gasolio in occasione dello sciopero dei benzinai, possa configurare illeciti a danno dei cittadini, alla luce della possibile fattispecie di truffa aggravata».
Intanto a Firenze ed altre città toscane, molti automobilisti sono rimasti a secco a causa della non chiara informazione sulla serrata. I rappresentanti di categoria avevano comunicato che con un atto di responsabilità avrebbero tenuto i distributori aperti nelle regioni recentemente colpite dalle alluvioni, ma la mancata serrata ha riguardato solo le zone limitrofe al disastro, non alle intere Toscana e Liguria.
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