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venerdì, 30 settembre 2011 - 07:23
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Piazza Pitti

Via Guicciardini: non chiamatela 'Pedonalizzazione'

Per il Pdl l'operazione è stata un vero fallimento
Immagine articolo - Il sito d'Italia

A non sapere che si tratta di una strada pedonale non ci si crederebbe mai, di sicuro non può nemmeno lontanamente intuirlo un turista che infatti continua a camminare lungo i marciapiedi. Una 'pedonalizzazione soft', ad onor del vero, è stata definita quella di Piazza Pitti e via Guicciardini dopo le modifiche apportate dal 27 agosto che hanno dato il via libera a residenti e bus. Certo è che se da un lato Piazza Pitti risulta almeno in parte sgomberata dalle automobili, non si può dire lo stesso di Via Guicciardini. E' martedi pomeriggio e la strada che collega Ponte Vecchio alla piazza è piuttosto frequentata ma non solo da pedoni, biciclette e bussini. Anche automobili private, taxi, un paio di motorini 'fuori dalla finestra oraria' e persino un suv transitano lungo la strada immetendosi per lo più da Via dello Sprone o addirittura uscendo direttamente da Palazzo Pitti (i dipendenti del museo tra custodi e personale vario sono circa 150, tutti con regolare permesso) e la frequanza è tale che camminare liberamente lungo la carreggiata proprio non si può. 

 

Le modifiche apportate nel mese di agosto alla pedonalizzazione Guicciardini- Pitti hanno annullato la fasce orarie per i residenti che da allora possono entrare nell'area pedonale a qualunque ora del giorno e della notte; poi ci sono due linee di autobus che servono la zona e i taxi; i motorini invece, almeno per il momento, possono entrare dalle 21,00 alle 9,00.
La pedonalizzazione così come era concepita in origine sembra fosse troppo proibitiva per i residenti, tanto che l'Amministrazione è stata 'costretta' a tornare sui propri passi e rivedere alcune disposizioni. Certo non si può negare uno snellimento del traffico nelle zone interessate; "prima era un'autostrada" dicono i commercianti della zona; tuttavia ci vuole ancora una certa fantasia ad immaginarla come un'area pedonale. Tanto più che i disagi per i residenti dell'area adiacente alla zona definita A+ restano.

 

Per questo le forze di opposizione in Palazzo Vecchio hanno definito in più occasioni l'operazione "un fallimento". "Non è una vergogna ammettere di essere andati un po' lunghi" aveva detto Jacopo Cellai durante un suo intervento nel Consiglio di una settimana fa, "fermiamoci a ragionare. A chi giova la pedonalizzazione di Piazza Pitti?" aveva chiesto. Lo stesso consigliere, insieme ai colleghi del Pdl ieri è tornato sulla questione ribadendo il concetto che sarebbe auspicabile fare un passo indietro, a questo punto definitivo. "Come PdL, abbiamo da subito evidenziato l’errore di pedonalizzare Piazza Pitti. Oggi è chiaro a tutti quanti e quali disagi questo provvedimento preso senza alcun approfondimento abbia recato e rechi ogni giorno ai cittadini".

E se ripristinare la situazione iniziale non si può o non si vuole, meglio optare per il minor male: questa in buona sostanza la linea di indirizzo adottata dal Pdl.

 

Dunque le proposte: Jacopo Cellai chiede l’apertura della piazza ai motorini 24 ore su 24. “Non ha senso aprire al transito degli scooter piazza Pitti nelle sole ore serali. Chi abita lì, ma ancor di più esercenti e clienti dei negozi ha necessità da svolgere anche e soprattutto di giorno – ha detto Cellai –. E allora, dal momento che si è scelto di privilegiare i pedoni, perché non prevedere la posa di due semafori, in via de’Bardi e via de’Barbadori, in modo da garantire, al tempo stesso, il flusso pedonale nella piazza e quello degli scooter lungo l’asse Barbadori-Bardi-Borgo S.Jacopo?”. In secondo luogo l'allargamento della zona chiamata A+; "Ad oggi sono esclusi i residenti delle vie e delle strade adiacenti al lato destro di via dei Serragli considerando la direzione di marcia verso Porta Romana che comprendono, per intendersi, l’area di Piazza Tasso, di piazza del Carmine e di San Frediano. Per tutte queste persone significa l’obbligo di percorrere i viali di Circonvallazione o il viale dei Colli per raggiungere la zona di piazza Ferrucci e oltre". Quindi allargare il perimetro sino a Viale Petrarca, Viale Ariosto, Vicolo lungo le Mura sino all’incrocio tra Lungarno Soderini e Lungarno Santa Rosa, così che anche questi residenti possano usufruire della fascia oraria di Piazza Pitti (21,00-9,00) senza che i pedoni vengano danneggiati in alcun modo.  “Tra l’altro - proseguono Cellai, Tenerani, Stella, Roselli e Torselli - la zona A+, in realtà, non esiste: è un’altra delle ‘illusioni’ del nostro sindaco. Come si dimostra di far parte del settore A + ?" Sembra infatti che la normativa ancora in vigore sia quella della Ztl che contempla una zona A e una zona B, senza "alcun riferimento a un settore A+".

 

Infine la questione della gestione del traffico intorno all'area pedonale "La viabilità fiorentina non ha subito alcun peggioramento dopo le due pedonalizzazioni"dice l'Assessore Mattei. Di tutt'altro avviso il Pdl che anzi al contrario sostiene che "le pedonalizzazioni abbiano inciso pesantemente sul peggioramento di alcuni dei nodi nevralgici del traffico cittadino" e cioè sul "Viale dei Colli, viali di circonvallazione e la stazione di Santa Maria Novella, oltre al raddoppio di passaggi dei bus in via della Vigna Nuova". Di qui la richiesta al sindaco e all'Assessore Mattei di presentarsi in Consiglio Comunale con un Piano Generale del Traffico Urbano "che per legge avrebbe già dovuto essere presentato" e avviare finalmete un confronto serio sul tema.

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