"Quale era l'alternativa secondo i consiglieri del centrodestra che si limitano a contestare la scelta fatta dall'Amministrazione? Lasciare come le cose come erano, con una situazione di degrado per la popolazione di Quaracchi e di pericolo per la salute per chi dimorava nel campo e per gli abitanti della zona? O agire come ha fatto il Comune di Roma che, nel totale disinteresse delle persone, è intervenuto con le ruspe in un campo rom, non offrendo a chi vi viveva nessuna alternativa e sollevando le critiche di Caritas?".Così replica l'assessore alle Politiche Sociali Stefania Saccardi ai consiglieri del Pdl che ieri con una conferenza stampa hanno criticato le scelte compite dalla maggioranza sulla vicenda. Un contributo stanziato dalla Regione di 400 mila euro a sostegno delle famiglie in difficoltà con particolare riferimento a quelle stanziate nel campo in San Piero a Quaracchi, 200 di questi sono stati erogati direttamente al Comune che, in collaborazione col Comune di Sesto Fiorentino, ha provveduto allo sgombero il 16 giugno scorso; nel contempo però ha anche avviato un programma di rimpatrio assistito che prevede un contributo economico dilazionato nel tempo per ciascun componente delle famiglie Rom. Il Pdl però, rappresentato da Jacopo Cellai in Palazzo Vecchio e da Nascosti, Benedetti e Martini in Regione non è d'accordo su tutta la linea; nè sul rimpatrio assistito economicamente, nè sulla modalità scelta per effettuarlo. "Nel campo abusivo di Quaracchi – continua l'assessore Saccardi – dove i bambini vivevano nell'amianto e si cucinava incendiando i copertoni di gomma, vivevano 121 persone. Sono state tutte censite, identificate e invitate ad allontanarsi con l'erogazione di un contributo, grazie ad un fondo costituito dalla Regione Toscana. Tengo a precisare che solo una piccola parte di questo contributo è stato pagato a Firenze mentre il resto viene versato nei luoghi di residenza in Romania".
Circa una metà delle persone censite sono state accompagnate in Romania con un pullman messo a disposizione da Caritas, una parte hanno utilizzato mezzi propri e un altra parte ancora rientreranno in Romania non appena ottenuto dal consolato romeno di Bologna la regolarità dei documenti.
"Le pochissime persone rimaste sul territorio di Firenze (non più di 15) sono quotidianamente seguite da Caritas". Per quanto riguarda la questione delle risorse, l'assessore precisa che “per il rimpatrio sono stati utilizzati solo parte dei contributi erogati dalla Regione alla Società della Salute Nord-Ovest. Per quanto riguarda i contributi erogati dallo stesso fondo al Comune di Firenze, la delibera regionale a questo proposito è chiara: i 200.000 euro attribuiti all'Amministrazione fiorentina sono destinati per interventi 'in favore di nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità nell'area fiorentina' siano essi di etnia rom o di altre etnie, compresa quella italiana, presenti sul nostro territorio".
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