Al referendum "io voto sì perchè credo che questa riforma non sia e non debba essere vista come una modifica demagogica della Costituzione motivata solo dal taglio dei costi della politica ma perchè credo che possa essere un primo passo che apra una stagione di riforme singole, ma tra di loro collegate, che servano a far funzionare meglio il nostro Paese". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, su Rai Radio 3, intervenendo sul referendum costituzionale del 20 e 21 settembre. "Credo - ha aggiunto - che questa riforma necessariamente attiverà una serie di ulteriori riforme, alcune addirittura necessarie. I regolamenti parlamentari necessariamente dovranno essere rivisti, se si ridurrà il numero del Parlamento e la sua composizione, stessa cosa vale per la legge elettorale. Sarà impossibile tenere questo sistema elettorale cambiando la composizione del Parlamento". "Chi si oppone al sì - ha sottolineato - ed è per il no spesso argomenta che se ci sono più parlamentari, c'è più democrazia, più qualità democratica e rappresentatività territoriale. Io credo che, avendo fatto anche il parlamentare, non funzioni questo principio perchè ad esempio negli Stati Uniti dove il Senato ha appena 100 membri, o in Giappone, dove il Parlamento è molto più piccolo del nostro ci dovrebbe essere meno qualità democratica" secondo quelle teorie.
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