Vivono in casa popolare, con la Porsche nel parcheggio. Condannati

Avevano un tenore di vita elevato, con tanto di Porsche, risultavano titolari di un'impresa edile, ma vivevano nelle case popolari. I due coniugi sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Empoli (Firenze), e sono stati condannati a 8 mesi di reclusione. Secondo quanto emerso dalle indagini delle fiamme gialle, la società edile dei due annotava nelle scritture contabili fatture false per oltre 280.000 euro, abbattendo così i ricavi conseguiti e dichiarando un reddito di poche migliaia di euro. A far insospettire i baschi verdi, l'aver notato, durante un'ordinaria attività di controllo del territorio, una nuovissima Porsche Boxter 2.8, benzina (del valore di oltre 50.000 euro), da tempo parcheggiata presso un complesso di case ex Ater (Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale Pubblica), ubicate nella frazione di Ponte ad Elsa. A seguito di preliminari riscontri l'auto è risultata intestata alla donna di 46 anni che insieme al marito gestiva l'impresa edile. A seguito di riscontri investigativi, è emersa l'annotazione di fatture false per evadere il fisco. I due sono stati rinviati a giudizio e condannati dal Tribunale Ordinario di Firenze a 8 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena. È stata inoltrata apposita segnalazione al Comune di Empoli per la verifica della sussistenza dei requisiti relativi all'occupazione (da circa 20 anni) dell'appartamento popolare per i quali è previsto come requisito la disponibilità di un reddito familiare non superiore a 14.715 euro.