Carlotta Andrea Buracchi, giovane candidata alle elezioni universitarie nel cartello centrodestra per l'Università composto da AU, Lega e Casaggì, pensa bene di festeggiare il 150esimo dell'Unità d'Italia ostentando sul proprio profilo Facebook un tricolore su cui campeggia in bella vista un fascio littorio con la scritta 'fascismo e libertà'. Troppo ingenuo pensare che la giovanissima aspirante consigliera di Facoltà non sappia che il simbolo suddetto sia stato bandito dalla Costituzione, è invece triste constatare come persino quella che dovrebbe essere la nuova generazione non riesca a emanciparsi dai vecchi retaggi del passato. La vibrante passione politica, di cui l'Italia avrebbe certo bisogno, non può e non deve giustificare, tanto meno i giovani. E invece, ancora troppi se ne vedono barricati dietro vecchie dicotomie e strereotipi d'altri tempi, d'altri tempi appunto. E i giovani che nascono già vecchi sono forse il modo peggiore per festerggiare l'Italia.
Non si è fatta attendere la replica di Azione Universitaria che non ci sta alla strumentalizzazone. Matteo Fanelli presidente del gruppo giovanile del PdL sminuisce la portata dell'accaduto: "E' stato uno spiacevole incidente, si è alzato un polverone per nulla. Noi non abbiamo bisogno di patenti di democrazia da chichessia. Da anni avanziamo proposte concrete per migliorare le condizioni degli studenti. Non abbiamo bisogno di stantie ideologie, i nostri valori sono ben ancorati alla democrazia. - continua Fanelli - I giovani nati vecchi non abitano certo qui. Sono quelli che attaccano un episodio marginale e poi occupano indebitamente le aule riempiendole di falci e martelli". La giovane candidata Carlotta Andrea Buracchi si scusa, dicendosi vittima di un scherzo di pessimo gusto da parte di un amico che era a conoscenza delle sue password.
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