Sabato inizia il campionato della Fiorentina…
Si comincia con un derby e si incontra subito un ex dal dente, e dal piede, avvelenato, desideroso di fare uno sgambetto alla squadra che lo ha scaricato senza troppi complimenti.
Dopo Di Carmine del Cittadella, quindi, occhio al desiderio di rivincita di Gaetano D’Agostino.
Nonostante l’imminenza del debutto, è ancora il mercato a farla da padrone.
Questi ultimi giorni di agosto sono caldi….anzi caldissimi e non solo meteorologicamente parlando.
Siamo nel pieno delle grandi manovre e, in un sol giorno, la Fiorentina si è regalata due acquisti.
L’uruguaiano Santiago Silva - un giovanotto di 31 anni - attaccante del Velez è venuto a rinforzare il reparto offensivo. Fiduciosi che possa essere un dignitoso vice Gilardino, ci auguriamo che su di lui non vi siano altre velleità. La Fiorentina non è la sua prima esperienza italiana. Nel 2001/02 è stato in forza nelle fila del Chievo di Del Neri. I più distratti saranno tentati di telefonare a “Chi l’ha visto” ma, del resto, lui stesso ha dichiarato che “avendo davanti fior fior di attaccanti rispondenti al nome di Corradi e Cossato, non poteva certo pretendere di giocare”.
Voto all’umiltà: 10!.
L’altro arrivo è il terzino Cassani dal Palermo e qui iniziano le stranezze e le perverse logiche del mercato viola.
La difesa, per quello che si è visto domenica in Coppa Italia, non è certo il reparto migliore di questa squadra e quindi ben venga un altro elemento.
La contraddizione in termini è che Cassani è un destro – adattabile all’occorrenza anche a sinistra – ruolo per il quale, a inizio mercato, si era preso Romulo……De Silvestri poteva iniziare a sudare freddo per la spietata concorrenza.
I maligni sogghignarono, ma furono tacciati di essere uomini di poca fede e prevenuti disfattisti.
Ormai, a Firenze va di moda giudicare, con inappellabili sentenze, chi prova a uscire dal coro dei plaudenti onnivori, che ingoiano qualsiasi piatto precotto e non si esimono dal definirlo buono e abbondante.
Il brasiliano contro il Cittadella non è nemmeno sceso in campo, segno che in fase di preparazione non deve aver impressionato o convinto più di tanto e così, di punto in bianco, allontanati improvvidi paragoni con blasonati terzini del suo paese, lo si è declassato a elemento “da rosa”.
Ma questa non è la sola anomalia del nostro mercato.
Nella miriade di portieri che albergavano in Fiorentina, fu dichiarato, in tempi non sospetti, che il brasilianino Neto sarebbe stato il futuro……ma anche in questo caso, nonostante l’abbondante pulizia fatta nel reparto, in Coppa Italia ha giocato Boruc e pare che replicherà pure a Siena.
Quello che ci è stato dipinto come il Buffon della Seleçao, ad oggi, rimane un UFO.
Se lo incontriamo per le vie di Firenze non lo riconosciamo, perché solo in pochi sanno che faccia abbia e, soprattutto, sono ancora meno quelli che sanno di che pasta è fatto.
Troppo giovane? Inadatto al campionato italiano? Un rischio in un momento in cui all’azzardo si preferisce la garanzia di una certezza?
Ai posteri l’ardua sentenza……..
Mancano 7 giorni alla chiusura del mercato e ci auguriamo che le stranezze si fermino qui.
Non ci meritiamo ulteriori scelte incomprensibili e sorprese dell’ultima ora per le quali, non c’è tempo per porre rimedio.
Meglio una cosa non fatta di una sbagliata: fra 3 giorni si aprono le danze e, a questo punto, certe partenze possono solo fare paura.
fonte: dodicesimouomo.net - Silvia Nanni
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