Sepp Blatter, presidente della Fifa, dice sì alla moviola in campo. Il numero uno del calcio mondiale, per anni strenuo difensore del football esclusivamente 'umano', all'improvviso ha cambiato idea. "La tecnologia non è il male assoluto. Anzi, il calcio ne ha un disperato bisogno".
Così, in un'intervista al sito della Fifa: "Dovremmo dare un altro aiuto agli arbitri e portare un po' più di giustizia nel gioco attraverso i cosiddetti 'challenge' a disposizione degli allenatori", dice Blatter prospettando la svolta che seguirebbe la strada tracciata da anni dagli sport professionistici a stelle strisce, con il football NFL a fare da esempio principale.
"I coach -suggerisce- avrebbero due possibilità, per ogni tempo di gioco, per chiedere di rivedere una decisione arbitrale. Non si potrebbe fare per il fuorigioco, perché non si può bloccare un'azione e ripartire. La contestazione potrà avvenire a gioco fermo: sarebbe ammissibile per un calcio di rigore, per vedere se un intervento è avvenuto in area o fuori, per esaminare un fallo".
Immediati i dubbi sollevati in Italia da Nicchi (e ci mancherebbe...).
Di diverso avviso Aldo Biscardi che da 33 anni si batte per la moviola in campo. "Blatter ha ceduto. Quello che fa resistenza adesso è Michel Platini", dice l'ideatore del celebre "Processo"."Io ho sentito Blatter prima dell'inizio dei Mondiali e mi ha assicurato che lascerà la presidenza della Fifa solo dopo aver messo la tecnologia in campo con l'uso della moviola".
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