Pronto Soccorso e Neurologia a Careggi in condizioni precarie. I problemi organizzativi del Pronto Soccorso e quelli strutturali di Neurologia sono stati evidenziati quest'oggi dalla visita a sorpresa a Careggi dei conisglieri regionali del PDL accompagnati dalla stampa cittadina. 60.000 utenti dove ne dovrebbero stare 30.000, muri cadenti, soffitti pericolanti, stanze triple senza bagno, cartelle cliniche impilate per terra, bagni fatiscenti e materiale da tenere nei magazzini accatastato nelle stanze a fianco dei pazienti. Questo è quello che abbimo potuto costatare con i nostro occhi accompagnando i consiglieri Giovanni Donzelli, Nicola Nascosti e Stefano Mugnai. La prima tappa del sopralluogo ha riguardato il Pronto Soccorso, il dato fondamentale emerso dalle parole del responsabile Stefano Grifoni è il sovrautilizzo di una struttura pensata per 30 mila persone e in reltà utilizzata da 60 mila. "In una situazione ottimale - spiega Grifoni - un paziente non dovrebbe mai superare le sei ore". Purtroppo però il sovraffollamento non consente ai medici di espletare al meglio le loro funzioni. Su 16 mila ricoveri, 9 mila riguardano gli anziani, che spesso non possono essere dimessi a causa della loro condizione di persone sole. Esiste quindi un problema socio-sanitario. "Si registra il fallimento della medicina sul territorio. Le società della salute non funzionano". Pesanti come macigni le parole del medico. Il consigliere Mugnai sintetizza: "Troppi gli accessi e spesso le persone dimesse vengono letteralmente abbandonate". Ci spostiamo poi al seguito dei consiglieri e del direttore dell'Azienda Valtere Giovannini nel reparto di Neurologia. Già dall'esterno si nota una struttura fatiscente con le armature che fuoriescono dall'edificio, all'interno la situazione non sembra migliorare con stanze piene di faldoni per la mancanza di magazzini, stanze triple con il bagno esterno. Imbarazzante la scritta di un cartello appeso ad una porta: "Attenzione soffitto pericolante possibilmente evitare di passarci o sostare". Nel frattempo era arrivato anche l'architetto responsabile dell'azienda Filippo Terzaghi, il quale ha provveduto prontamente a staccare il foglio. Giovannini invece ha illustrato il futuro progetto ospedaliero che avrà la funzione di aggregare le varie discipline mediche, che a detta del responsabile manderà in soffitta il vecchio mondo ottocentesco dei padiglioni. Perciò tra qualche anno non esisterà più il reparto di neurologia, assorbito in nuove strutture che saranno all'avanguardia nella nuova frontiera della medicina collegiale. Ci auguriamo soltanto che assieme al reparto scompariranno anche i problemi ad esso legato.
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