"Non lo ritengo uno smacco e rimango fortemente convinta delle mie posizioni, certo è che una proposta alternativa rispetto a quella portata dalla Giunta è una cosa che non può non lasciar perplessi". Lo ha detto l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti rispondendo oggi alle domande dei giornalisti in merito alla proposta di legge sul cinema alternativa a quella avanzata dalla Giunta, annunciata ieri dal gruppo del Pd in Consiglio regionale. Tra gli indirizzi della prossima proposta di legge ci sarebbero l' abbandono del criterio di distanza tra le sale, il rafforzamento del ruolo della conferenza dei servizi per l' autorizzazione all' apertura di nuove sale e cinque milioni destinati al settore e in particolare alle piccole sale. "La scelta del gruppo del Pd - ha aggiunto - ha lasciato stupiti noi della Giunta, che avevamo approvato all'unanimità un'apposita proposta di legge" che prevede il ripristino del parametro delle distanze. "A questo punto - ha concluso - la questione passa in mano al Consiglio regionale".
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