Oggi verrà presentata in Parlamento la proposta di legge contro l’omofobia che di fatto estende la Legge Mancino introdotta nel 1993 che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici. La modifica di questa legge prevede l’introduzione di un’aggravante per i fatti commessi per motivi di omofobia o transfobia.
In tutta Italia, le associazioni chiedono che oggi venga esposta la bandiera arcobaleno a sostegno dell’approvazione di questa modifica che di fatto salvaguardia i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali necessarie per una società democratica e per la parità di genere.
L’associazione Laicità e Diritti chiede di compiere il gesto simbolico di esporre in tutti i comuni, le province e la Regione Toscana la “rainbow flag” che rappresenta la battaglia per la pari dignità.
“Oggi raccogliamo volentieri questo invito a far sventolare le bandiere arcobaleno sui nostri palazzi Comunali, Provinciali e Regionali. – afferma Alessandro Cresci Consigliere Provincia di Firenze e Responsabile Regionale del dipartimento Diritti Civili dell’Italia dei Valori Toscana – Facciamo in modo che dalla Toscana, colorata da tante bandiere, parta un segnale forte verso il Parlamento che tocchi le coscienze di tutti i Parlamentari e finalmente il nostro Paese diventi civile attraverso una legge contro l’omofobia e la transfobia.”
C'è però lo scalino sulla pregiuzione di costituzionalità che potrebbe rallentare l'approvazione della nuova legge.
‘La pregiudiziale sulla costituzionalità intesa come definizione di ‘orientamento sessuale’ è una buffonata – afferma Tessa Lulli membro della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Firenze – in questo Paese non si riescono ancora a superare i retaggi legati ai luoghi comuni che sono stati originati dal pensiero egemonico bigotto e perbenista di un paese dove l’immagine di facciata ha sempre contato di più dei diritti dei singoli. La lotta alle discriminazioni e agli stereotipi di ogni tipo deve essere una priorità come forma di rispetto verso coloro che ogni giorno vivono nella discriminazione e sono oggetto di violenza e di manifestazioni di odio".