Alla vigilia della delicata e difficile sfida contro la Roma, Delio Rossi, allenatore della Fiorentina, ha tenuto la consueta conferenza stampa. Chi, con l'arrivo del mister romagnolo al posto di Sinisa Mihajlovic, si aspettava dei cambiamenti radicali fin da subito non è stato accontentato e l'entusiasmo che era risbocciato in città, si è appassito nel giro di un battito di ciglia.
La squadra è in ritiro anticipato “non per punizione, ma per trovare concentrazione” - afferma la Società – le notti brave e i rientri dai viaggi in ritardo proseguono e sicuramente non contribuiscono a mantenere calmi gli animi dei tifosi.
Queste le principali dichiarazioni di Rossi: “I comportamenti poco professionali dei giocatori? - In tutte le società ci sono delle regole e chi le viola può essere sanzionato, onestamente l'ultimo dei miei pensieri sarebbe stato dover parlare di queste cose, io vorrei discutere di campo. La mia linea è che il primo sbaglio passa, il secondo no. Io non me ne lavo le mani quando mi arrivano certe notizie, ma di sicuro non esporrò gli errori del giocatore alla gogna mediatica”.
“Andrea Della Valle? - è venuto a rincuorare la squadra, a dire ai ragazzi che la Società gli è vicina, anche lui è dispiaciuto di questi episodi”.
“La partita di domani e le mie vittorie contro la Roma? - In questo momento penso alla Fiorentina, non posso pensare al passato. Domani mi auguro che le cose vadano per il meglio, pur sapendo che i giallorossi sono una formazione di qualità”.
“Jovetic? - Adesso il mio obiettivo è portare tutti a regime, dare un gioco e un'anima a una squadra non è come soffiare aria dentro un palloncino”.
“Nessuno mi ha ordinato di venire a Firenze – dichiara – il momento non è facile, ma questa è una grande piazza con delle prospettive. La Fiorentina ha grandi potenzialità e io guardo al futuro, la Società mi ha preso per un lavoro che andrà avanti nel tempo. Dobbiamo dimostrare di essere all'altezza della situazione sul campo, senza perdersi in inutili chiacchiere. Sono convinto che questa sia una buona squadra che può esprimersi meglio di quello che ha fatto finora .In questi giorni ho mille dubbi, il modulo di gioco non deve essere qualcosa di immutabile, ma quando avrò capito quale sarà il più opportuno non farò grandi stravolgimenti. Io credo nel lavoro, se uno non ha la cultura del lavoro significa che non ha la cultura della sua professione”.
“Gilardino? - Viene da un infortunio e deve trovare la condizione fisica ottimale, ma è un grande giocatore, l'unica medicina per tornare al gol è lavorare e giocare”.
“Cosa mi aspetto domani? - I primi dieci minuti della partita di Palermo abbiamo cercato di fare la partita e mi auguro che domani la squadra giochi serena e ognuno dia il massimo in base alle sue capacità, mi aspetto che i giocatori onorino la maglia”.
“Totti? - Se sta bene lo vorrei sempre nella mia squadra, ma mi resta difficile parlare di un giocatore che non ho mai allenato”.
“Che aria si respira a Firenze? - Vivo abbastanza appartato, non saprei, ma è chiaro che l'entusiasmo va di pari passo con i risultati, ai tifosi dico di darmi fiducia perché possiamo migliorare – conclude - chiedo solo al pubblico di sostenere la squadra per i 90 minuti della partita”.
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