La Cgil scende in piazza, già domani a Firenze, con un presidio davanti alla Prefettura di Firenze, per ribadire che la manovra del Governo Monti non è equa, colpisce soprattutto i redditi più bassi, contrae ancora i consumi, accentua la recessione e crea nuova disoccupazione. La CGIL chiede al Parlamento correttivi nel segno dell’equità, in particolare chiede: che rimanga l’indicizzazione delle pensioni più basse, che l’età per andare in pensione rimanga di 40 anni senza penalizzazioni, che siano tutelati i lavoratori che sono e andranno in mobilità perché espulsi anticipatamente dal ciclo produttivo, che sia più graduale l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, che l’imposta sulla casa sia progressiva e non ricada sui redditi medio bassi e che una quota vada ai Comuni che altrimenti sarebbero costretti a imporre nuove tasse per erogare i servizi locali oltre all'attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali
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