Favorì l'assunzione della figlia: condannato direttore dell'anagrafe di Firenze

Condannato oggi dal tribunale di Firenze a un anno, con pena sospesa, per abuso di ufficio, Alessandro Bartolini, attuale direttore dell'ufficio anagrafe del Comune di Firenze ma già comandante della polizia municipale e successivamente direttore generale della Sas, la società dei servizi alle strade.

Il collegio del tribunale di Firenze, presidente Marco Bouchard, ha condannato Bartolini anche all'interdizione dai pubblici uffici. L'accusa è relativa a una selezione indetta nel 2010 nella Sas per un ruolo nell'ufficio reclami e di segreteria. Per le indagini della guardia di finanza, attraverso vari meccanismi, Bartolini avrebbe favorito indirettamente l'assunzione della figlia nella Sas, che era seconda nella graduatoria. Nel dettaglio è emerso che, per l'accusa, non fu sufficiente che Bartolini non facesse parte della commissione esaminatrice dei candidati alla selezione pubblica, ma si sarebbe dovuto astenere anche dal fare le nomine dei commissari, interni ed esterni, cosa che non avvenne.

Nella stessa sentenza sono stati assolti perché il fatto non sussiste altri sette imputati, tutti ex vertici della Sas imputati anche loro per abuso di ufficio in relazione a incarichi e assunzioni erogati nella stessa Sas. In base a indagini della guardia di finanza questi ruoli sarebbero stati ricoperti senza indire un bando pubblico, così come richiesto dalla normativa sugli appalti pubblici. Tuttavia i loro difensori hanno dimostrato il contrario e cioè che questa prassi non è stata in uso quando hanno ricevuto loro stessi gli incarichi nella Sas. Paradossalmente, viene rilevato tra difese, Bartolini era stato prosciolto proprio da questa accusa in sede di udienza preliminare ma poi è rimasto in piedi l'episodio relativo all'incarico ottenuto dalla figlia giudicato oggi il tribunale. (ANSA)