di Salvatore Calleri - Amo Firenze. Mi ha accolto da siciliano trapiantato sin dal 1967, ossia da dopo l'alluvione.
Firenze è una delle città più belle del mondo e per Firenze chiedo la perfezione... Lo so sono esigente ma viaggiando abbastanza son diventato un pizzico rompiscatole. Un rompiscatole per amore.
Si badi bene che non è mia intenzione entrare nel calderone politico con tale mio intervento, tutt'altro.
Detto questo, gli episodi uno dietro l'altro di questi giorni, mi colpiscono e mi fanno arrabbiare. Feriscono Firenze che dimostra di avere un lato oscuro e criminale.
Oscuro per chi non lo vuole vedere.
La donna violentata al Varlungo. Una zona tranquilla. La ragazza finita in overdose. Lo spaccio in varie zone tra cui la Fortezza e le Cascine. I mafiosi che son ben presenti che riciclano e trafficano. L'eroina che ritorna con i suoi reati di strada come gli scippi a danno delle anziane.
Tutto questo mi allarma e non mi garba.
Quindi bisogna intervenire. Punto e basta.
Ancora siamo in tempo, ma non so ancora per quanto.
Firenze per me è come una città stato... Da amare e salvaguardare.
Salvatore Calleri è il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto. Analista di fenomeni criminali, è coordinatore osservatori antimafia OMCOM. Organizza vertici antimafia nazionali ed internazionali. Due diligence. Facilitatore contrasti interni ai gruppi. Esperto in pubbliche relazioni. E' appassionato di tecnologia Android e fotografia
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