Accusato sequestro Cile, libero Doring Falkenberg

Sarebbe tornato in Germania credendo di essere libero, per scadenza della misura cautelare, anche se nel frattempo l'ordinanza gli era stata prorogata con l'arrivo della richiesta di estradizione dal Cile, pervenuta in tempo utile, il 19 novembre. Secondo quanto ricostruito, si sarebbe trattato di una questione di ore tra l'applicazione dell'ordinanza cautelare e il ritorno in patria per Rehinard Doring Falkenberg, il 75enne tedesco accusato nel paese sudamericano, quando ritrovato all'interno della 'Colonia Dignidad', enclave cilena di nazisti tedeschi in fuga dalla Germania, del sequestro del fotografo italo cileno Juan Maino Canales avvenuto negli anni '70. L'anziano era stato arrestato il 22 settembre al Forte dei Marmi (Lucca) dove era in vacanza, e il 22 novembre ha lasciato l'Italia dopo essere stato scarcerato quattro giorni prima. Dal 18 novembre Falkenberg, su disposizione della corte di appello di Firenze, era uscito dal carcere per motivi di salute e aveva l'obbligo di firma giornaliera presso la questura di Lucca. La domanda di estradizione delle autorità cilene, in base a quanto ricostruito, è pervenuta al ministero della Giustizia il 19 novembre, tre giorni prima della scadenza dei termini della custodia cautelare che cadeva il 22 novembre. Il ministero ha informato la corte di appello di Firenze. Sempre in base a quanto emerso, sempre il 22 novembre la corte di appello fiorentina, ha preso atto della domanda di estradizione arrivata dal Cile, ha emesso un provvedimento in cui ha dichiarato il permanere della validità della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria . Il provvedimento sarebbe stato arrivato quando la questura di Lucca aveva già informato il pensionato della cessazione dell'efficacia della misura cautelare.