"Ieri sono andato a Firenze, un nostro sindaco in compagnia di tre donne è stato preso a calci e sputi da qualche antagonista dei centri sociali. Io li manderei qua in montagna da voi a lavorare per qualche mese...".
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante un comizio a Castelnovo nei Monti (Reggio Emilia), sotto una pioggia battente, commentando l'aggressione avvenuta ieri sera a Firenze, con spinte e sputi da parte di alcuni antagonisti presenti al presidio di protesta, al sindaco di Massa (Massa Carrara) Francesco Persiani e all'assessore Veronica Ravagli, che hanno annunciato la loro volontà di denunciare gli aggressori.
"NAZISMO ROSSO" - Nel pomeriggio Salvini aveva scritto un lungo post commentando i fatti di Firenze. "Quando una certa parte della sinistra non ha fiducia nella democrazia, ricorre all'odio e alla violenza fisica. Purtroppo è una storia già vista ed è richiesta la massima vigilanza da parte di tutti. Questo non è dibattito di idee, anche acceso: questo è Nazismo rosso". "Solidarietà al nostro sindaco, all'assessore e ai loro famigliari vigliaccamente aggrediti (non solo a sputi) ieri sera a Firenze - scrive ancora -. Andiamo avanti a testa alta, armati di sorriso e di fiducia nei nostri progetti di buongoverno per l'Emilia-Romagna, la Toscana e per tutta Italia. Non si molla, per il bene del nostro Paese e dei nostri figli".
LA DENUNCIA DEI CONSIGLIERI COMUNALI - Inoltre in serata il consigliere comunale della Lega a Firenze Antonio Montelatici ha denunciato sulla sua pagina Facebook di aver ricevuto minacce e la sua auto sarebbe stata danneggiata. "Dov’è la Firenze sicura di Nardella? Ieri mentre mi recavo alla cena con Salvini sono stato avvicinato e minacciato da un antagonista. Al mio ritorno, ho travato la mia autovettura danneggiata e con incisa sul cofano la scritta Lega Nord. E questi sarebbero i democratici?".
"Nel percorso dall'auto al luogo dell'evento - riferisce poi l'esponente leghista - sono stato avvicinato prima da giovani che mi chiedevano se stessi andando a una cena, quindi da un altro soggetto, di età più matura, il quale mi ha detto: 'So benissimo chi sei. Ora te qui ti senti sicuro perchè ci sono i tuoi amici sbirri, ma se tu fossi da solo ti potrei fare del male'. Io non ho risposto e ho proseguito". Successivamente, racconta sempre Montelatici, "finita la cena, dopo oltre mezzanotte, sono tornato dove avevo parcheggiato e ho trovato la mia auto graffiata ovunque tranne che sul tetto, con tanta orina, e con una scritta incisa sul cofano 'Lega nord' come se mi dovessi sentire marchiato. Lunedì mattina andrò negli uffici della Digos per fare denuncia".
Nella stessa circostanza, riferisce sempre Montelatici, un altro esponente della Lega che era insieme a lui, Emanuele Cocollini, vicepresidente vicario del consiglio comunale di Firenze, sarebbe stato a sua volta avvicinato in strada da un altro soggetto che avrebbe tentato di intimidirlo. Montelatici ha anche reso noto che il capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio Nicola Armentano "mi ha telefonato esprimendo la sua solidarietà’ sia a titolo personale sia a nome di tutto il gruppo consiliare Pd" in Palazzo Vecchio.
CONDANNA PD - “Ferma condanna a ogni tipo di violenza". Così vari esponenti del Pd a Firenze hanno commentato le aggressioni subite ieri sera a Firenze da esponenti del centrodestra mentre andavano alla cena della Lega con Matteo Salvini al Tuscany Hall. "Sono episodi gravi e inaccettabili quelli che sono avvenuti a danno di esponenti del centrodestra nonchè di alcuni colleghi della Lega in consiglio comunale, a cui esprimiamo vicinanza", scrivono in una nota Nicola Armentano, capogruppo Pd in Palazzo Vecchio, e le vicecapogruppo Benedetta Albanese e Letizia Perini. "Gesti - prosegue la nota - che non hanno nulla a che vedere con manifestazioni di dissenso civili e democratiche, nulla a che fare con il confronto politico tra posizioni diverse. Da parte nostra condanniamo con fermezza ogni tipo di violenza e sull'accaduto ci auguriamo venga fatta presto piena luce".
Anche il capogruppo del Pd nel consiglio della Città metropolitana di Firenze, Massimo Fratini, interviene su quanto accaduto sabato sera. "Mai restare a guardare davanti a un'aggressione - dichiara Fratini - Esprimiamo solidarietà a Montelatici per l'atto di vandalismo subito e al sindaco di Massa e all'assessore Ravagli che sono stati aggrediti. Il confronto politico deve essere franco, ma mai volgare e aggressivo, e meno che mai espresso da gesti violenti. Le parole intrise d'odio, che si sono moltiplicate in questi anni, generano un clima in cui trovano spazio gli irresponsabili, al punto che è stata assegnata una scorta a Liliana Segre. Spero che tutti, soprattutto quanti hanno usato e usano le parole come pietre, vivano un ripensamento profondo per portare il confronto a un livello alto e degno della democrazia, senza nemici. L'unico nemico è l'odio".
Nella foto il momento dello sputo
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