La chiusura è scattata alle 9.30 e subito dopo i tecnici hanno ripreso il montaggio dei sensori che terranno sotto controllo il ponte durante tutti i lavori.
Stamani a Firenze sono entrate nel vivo le operazioni preliminari alla messa in sicurezza del Ponte Vespucci, in particolare per sistemare lo scalzamento parziale della pila lato San Frediano.
Questa mattina sul ponte per fare il punto con i tecnici sul lavoro anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore Stefano Giorgetti.
“Si tratta di un intervento necessario perché la sicurezza è prioritaria – spiega il sindaco Nardella –. Con la collaborazione dell’Università e dei tecnici il progetto è stato messo a punto all’inizio del 2018, poi sono state avviate le procedura per l’affidamento dei lavori che è avvenuto a luglio e adesso ha preso il via l’intervento”.
“Faremo in modo che i lavori siano più veloci possibile - aggiunge l'assessore Giorgetti -. In questa prima fase, per consentire ai cittadini di abituarsi alla chiusura del ponte, sono state disattivate le porte telematiche di Borgo San Frediano e Lungarno Vespucci. Ma una volta messi a regime i flussi alternativi le porte saranno riattivate prevedendo la possibilità per gli autorizzati al transito nel settore B di transitare nel settore O e viceversa”. Intanto già dalla settimana prossima potrebbe essere riaperto il passaggio a pedoni e biciclette a centro ponte.
Dal punto di vista delle lavorazioni, oggi e domani si concluderà il montaggio dei sensori: complessivamente saranno una trentina e consentiranno un monitoraggio costante della struttura durante i lavori e anche successivamente. I dati saranno disponibili in tempo reale per i tecnici che così potranno conoscere il comportamento della struttura nelle diverse situazioni (statica e dinamica). Poi entreranno in scena sub e i droni che effettueranno i rilievi subacquei. Successivamente inizieranno invece le perforazioni sui marciapiedi in corrispondenza della pila lato San Frediano. In concreto saranno infissi dei tubi nell’alveo che serviranno per effettuare le prove sismiche con il macchinario collocato sulla carreggiata. Da inizio dicembre inizia la demolizione della platea in calcestruzzo sotto la spalla sinistra del ponte in modo che il macchinario necessario per le successive lavorazioni possa essere posizionato in corrispondenza della spalla. Da gennaio inizierà la prima fase dei lavori veri e propri con i consolidamenti sotto la pila con iniezioni di cemento nello stato di ghiaia che costituisce l’alveo.
A seguire la seconda fase in cui verrà realizzato una sorta di contenitore intorno alla fondazione della pila dentro cui poi verrà gettato un celcestruzzo alleggerito: i pali di fondazione saranno alla fine inglobati all’interno di un parallelepipedo rinforzato. Per le operazioni propedeutiche, la fase 1 e la fase 2 si stima una durata di sei mesi circa. A questo punto si ipotizza che sarà possibile riaprire il ponte al transito anche veicolare perché già messo in sicurezza. Gli uffici stanno predisponendo il progetto per la terza fase che prevede la realizzazione di nuovi micropali intorno alla pila già rinforzata e i collegamenti con quelli vecchi presenti.
Per quanto riguarda la viabilità, in questa prima fase si prevede l’utilizzo in alternativa del Ponte alla Carraia con apertura di itinerari nella ztl con sospensione del funzionamento delle porte telematiche di lungarno Vespucci/Ponte Vespucci e di Borgo San Frediano/Sant’Onofrio. Le staffe sono: lungarno Vespucci-piazza Goldoni-Ponte alla Carraia-lungarno Soderini e Borgo San Frediano-piazza Sauro-Ponte alla Carraia-piazza Goldoni-lungarno Vespucci.
Per le deviazioni del trasporto pubblico locale www.ataf.net
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