"La mia famiglia non è fiduciosa", il padre di Niccolò, Luigi Ciatti, lo aveva detto al termine dell'udienza istruttoria dello scorso 17 luglio, e purtroppo aveva amaramente ragione.
Infatti, a processo per l'omicidio di Niccolò Ciatti, ucciso durante un'aggressione in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna, andrà soltanto uno tre lottatori ceceni indagati, ovvero Rassoul Bissultanov, detenuto in carcere, che è colui che ha sferrato il calcio mortale alla testa del 22enne di Scandicci.
OMICIDIO VOLONTARIO - Bissultanov sarà processato per omicidio volontario aggravato mentre il giudice ha archiviato le posizioni degli altri due ceceni che parteciparono al pestaggio, Khabibul Kabatov, 22enne , e Movsar Magomedov, di 24a anni . Quest'ultimo fu colui che in un video si nota afferrare e gettare a terra, con tecnica di lotta, un amico fiorentino che stava andando in soccorso di Niccolò, impedendogli così di difenderlo.
FAMIGLIA CIATTI "SCONCERTATA" - La famiglia del 22enne, parte civile nel processo, ai microfoni dell'agenzia Ansa, si è detta "sconcertata" per la decisione del giudice e l'avvocato Agnese Usai ha annunciato di voler impugnare l'archiviazione. "Chiederemo un chiarimento sulla motivazione del giudice e impugneremo - ha spiegato il legale della famiglia - la decisione, che è contraria alle prove evidenti che ci danno le immagini. Per noi c'è un concorso degli altri due ceceni con Bissultanov nell'omicidio"
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