Si è concluso con la cerimonia di consegna degli attestati di formazione ai partecipanti e la proiezione di un DOCU FILM a cura di Maria Vittoria Galeazzi e Enrico Geri il progetto MIGRANTI BONIFICATORI 2017 promosso dai Consorzi di Bonifica della Toscana afferenti il corso del Fiume Arno (Alto, Medio e Basso Valdarno) in collaborazione e con il contributo della Regione Toscana.
Obiettivo generale del progetto, le cui prime riunioni con i Comuni e i soggetti gestori dell’accoglienza erano state convocate dalla Regione già nel gennaio scorso nelle città capoluogo di Arezzo, Firenze, Pisa, è stata ovviamente l’integrazione mediante la formazione e lo svolgimento di attività volontarie complementari alle funzioni ed attività dei Consorzi di Bonifica.
In sostanza, dopo il periodo di formazione teorica in materia di sicurezza, riconoscimento, raccolta e differenziazione dei rifiuti condotto dall’agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana Chiantiform, i giovani Migranti Bonificatori muniti dei necessari DPI (scarpe, guanti, gilet e sacchetti di diversi colori) hanno battuto tratto a tratto il corso del Fiume Arno e di qualche suo affluente principale per rimuovere cartacce e piccoli rifiuti, prima o dopo le operazioni di manutenzione mediante sfalcio della vegetazione eseguite direttamente o indirettamente in accordo con il Genio Civile, dai Consorzi di Bonifica.
Al termine degli interventi scadenzati una volta a settimana circa per tutto il periodo giugno-novembre 2017 tra le province di Arezzo, Firenze e Pisa si stima che siano stati raccolti e differenziati complessivamente circa 30-35 quintali di rifiuti vari, oltre ai rifiuti speciali, pericolosi o ingombranti (es. apparecchiature elettriche, siringhe, inerti, etc.) che una volta individuati sono stati opportunatamente contrassegnati con nastro bianco/rosso e segnalati ai servizi municipali locali per il loro recupero e smaltimento.
Risultati dunque davvero importanti non solo in termini ambientali che di difesa del suolo e di decoro urbano su tutto l’Arno dalla sorgente alla foce ma soprattutto anche di soddisfazione reciproca sia per i 161 migranti provenienti da Africa e Asia (Ghana, Guinea Bissau, Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Cameroun, Sudan, Bangladesh, Pakistan, Senegal, Gambia, Burkina Faso, Liberia, Eritrea, Togo) e per i 12 soggetti gestori dell’accoglienza partecipanti sia per le 16 comunità in cui molto spesso sono state coinvolte anche le associazioni e le amministrazioni locali.
A fare il resoconto di un intero anno di progetto sono stati i tre presidenti dei Consorzi di Bonifica insieme all’Assessore all’Immigrazione della Regione Toscana Vittorio Bugli: “Dopo la primissima esperienza dell’anno scorso, il progetto quest’anno si è rafforzato raggiungendo risultati importanti sotto diversi punti di vista; questa è la strada giusta su cui proseguire e crescere nella sinergia tra Regione e Consorzi di Bonifica su questo tema anche il prossimo anno”.
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