Un'altra pietra tombale sull'assurda ipotesi di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi incrementa, visto il numero crescente di lapidi, l'estensione del camposanto.
Stamattina l'ennesimo epitaffio l'ha scolpito il Sovrintendente Pessina che - a margine di una audizione con le commissioni Cultura, Sport e Territorio del Quartiere 2, alla quale ha partecipato anche l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze Cecilia Del Re – ha dichiarato: “Abbiamo valutato l'ipotesi di realizzare delle curve interne, ovvero di non toccare e demolire lo stadio, ma di realizzare delle curve che permettessero di non toccare nell'insieme il monumento, che permettessero ai tifosi che sedevano in curva di vedere la partita da più vicino. Però – ha spiegato Pessina – questa era un'ipotesi che non soddisfaceva le esigenze di Commisso, perché non l'ha ritenuta sviluppabile: è una cosa che è finita lì”.
Più che di pietra tombale, in questo caso, sarebbe opportuno parlare di un bel mausoleo...
Rocco Commisso, nella conferenza stampa di sabato scorso, è stato chiarissimo. La sua idea è quella di costruire un impianto “più grande e più costoso di quello della Juventus”, che generi profitti, con accanto altre strutture. “Il Commerciale – ha spiegato sabato scorso Commisso – è importantissimo, noi siamo qui per incrementare il business della Fiorentina. Ci vogliono l'hotel forse, negozi, hall of fame ed altro, per portare la gente in questa area che spende i soldi e così facciamo più ricavi per utilizzarli per comprare i giocatori”.
Lo stadiolino matrioska che tanto piace al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi (presente stamani in Sovrintendenza) coi suoi 34.000 posti e qualche rabbercio non potrà mai generare i profitti che ha in testa il Presidente del Club viola.
Questo non significa che qualora si arrivasse a realizzare un nuovo impianto, Palazzo Vecchio dimentichi lo stadio di Campo di Marte. “Come Amministrazione Comunale, insieme al Sindaco Dario Nardella e l'Assessore allo sport Cosimo Guccione – ha spiegato l'Assessore all'urbanistica Cecilia Del Re – abbiamo seguito questo percorso che ha subito un'inversione nel momento in cui è cambiata la proprietà della Fiorentina. Abbiamo prospettato alla nuova proprietà anche l'ipotesi di valutare una ristrutturazione del Franchi. Fiorentina ha portato in Sovrintendenza un progetto dell'architetto Casamonti che prevede la demolizione della curve. Dopo aver avuto anche un'interlocuzione con i dirigenti del Ministero (MIBAC, ndr) difronte al no della Sovrintendenza sull'abbattimento delle curve, Fiorentina è tornata sui propri passi andando a valutare ipotesi per la realizzazione di uno stadio nuovo. Noi – ha ricordato Del Re – stiamo lavorando per la costruzione dello stadio nel comparto sud dell'area Mercafir, come da Piano Urbanistico previsto nel 2012”. “Questo – ha sottolineato Cecilia Del Re – non significa che la verifica di interesse fatta alla Sovrintendenza per capire cosa possa essere toccato o meno non vada avanti, perché comunque, qualsiasi cosa si decida sull'Artemio Franchi, le mani sopra dovremo rimettercele. Dovremo essere noi come Comune, trovando magari una partnership con un privato, ad investirci e quindi dobbiamo sapere cosa può essere o meno toccato di questo monumento. Come Amministrazione comunale ci impegniamo a non abbandonare il Franchi e il Quartiere, vero è che se avesse mantenuto la sua funzione di stadio sarebbe stata la soluzione ottimale, però siamo difronte a due esigenze che non hanno trovato la medesima strada: la Fiorentina vuole uno stadio dove da ogni punto si possa vedere bene la partita e quindi chiede la demolizione della curve, ma la Sovrintendenza questo non lo consente. Ragion per cui – ha concluso l'Assessore Del Re – si è aperto un altro scenario”.
Per quanto ci riguarda, noi de Il Sito di Firenze, lanciamo una provocazione: se si arriva alla realizzazione del nuovo stadio, perché non ospitare al vecchio Franchi la necropoli della sequela di ipotesi su una sua ristrutturazione? Così, dopo il vincolo monumentale, ci si mette pure quello cimiteriale...
Donato Mongatti
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