30 anni fa cadeva il muro. La mia generazione aveva convissuto con il muro e con la divisione in due parti del mondo.
Un anno prima ero persino andato con un gruppo di amici in Ungheria e Cecoslosvacchia. Ero curioso di vedere "al di là".
La caduta del muro è stato un evento eccezionale. Un evento di massa. È stata pura euforia collettiva.
Persino i mafiosi o presunti tali eran felici... In proposito non si può non ricordare la famosa telefonata intercettata con il consiglio di comprare tutto il comprabile ad est.
Ebbene a 30 anni di distanza un pizzico di analisi va fatta... E purtroppo non sono tutte rose e fiori.
Il mondo a est, è bene esser chiari, era un mondo sicuramente con dei pregi ma si stava peggio. Il mondo ad ovest era migliore si stava meglio perché c'era pure lo spauracchio dell'est.
Caduto il muro e passata l'euforia ci siam beccati il turbo capitalismo e ci siamo impoveriti.
Caduto il muro poteva nascere l'Europa unita... Invece tre anni dopo è nata l'Unione Europea con il suo modello confederale imperfetto che è andato in crisi ed oggi se ne vedono le conseguenze.
Quindi in parole povere festeggiamo la caduta del muro ma continuamo ciò che va fatto: blocchiamo il turbocapitalismo e facciamo nascere la vera Europa unita ossi gli Stati Uniti d'Europa.
Salvatore Calleri è il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto. Analista di fenomeni criminali, è coordinatore osservatori antimafia OMCOM. Organizza vertici antimafia nazionali ed internazionali. Due diligence. Facilitatore contrasti interni ai gruppi. Esperto in pubbliche relazioni. E' appassionato di tecnologia Android e fotografia
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