Sono stati arrestati due fratelli tunisini, K.C. di 34 e M.C. di 32 anni, per spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. Le indagini hanno permesso di accertare un giro illecito di almeno 200.000 euro, somma incassata in circa cinque mesi, vendendo quasi 4mila dosi tra i giovani.
I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Firenze, Angela Fantechi, su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Falcone, nei confronti dei due tunisini domiciliati in un appartamento delle Cure, e ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra di loro e con un altro connazionale a loro legato da rapporti di parentela.
L'attività di spaccio, svolta "in maniera sistematica e ben organizzata dai tre soggetti", aveva luogo principalmente nelle aree limitrofe all'abitazione degli indagati i quali, utilizzando un linguaggio in codice, fissavano gli appuntamenti con i clienti tramite sms o brevi chiamate.
L'indagine, condotta nel periodo compreso tra il settembre 2017 ed il gennaio 2018, ha permesso di raccogliere "gravi indizi di colpevolezza" a carico degli indagati ai quali sono stati addebitati 31 capi di imputazione.
Le indagini hanno consentito di documentare la cessione di circa 4.000 dosi di cocaina del peso di 0,5 grammi ciascuna, per un totale di circa 2 kg, a favore di una clientela, maschile e femminile, prevalentemente di giovane età.
Dalle risultanze investigative, il giro d'affari illegale, strutturato su una larga rete di acquirenti, è risultato parecchio redditizio, infatti i proventi ammonterebbero a oltre 200.000 euro.
Gli arrestati sono ora reclusi presso il carcere di Sollicciano. Il terzo connazionale, irreperibile, è tuttora ricercato.