Spaccio di droga e anabolizzanti, arrestato poliziotto fiorentino

E' finito nei guai Stefano Giglio, poliziotto di 46 anni, fiorentino, assistente capo in servizio all'ufficio volanti della Questura di Grosseto, che è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo e dai colleghi della squadra mobile.

Molteplici le accuse per il 46enne, si va dallo spaccio e cessione di stupefacenti, alla detenzione abusiva di armi, passando al commercio di farmaci anabolizzanti attraverso canali diversi dalle farmacie, fino a ricettazione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio. L'agente è ai domiciliari, la misura cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto che ha accolto la richiesta dalla Procura.

Secondo gli investigatori, il poliziotto gestiva un traffico di droga e avrebbe più volte ceduto sostanze stupefacenti e, in qualche caso, sostanze anabolizzanti. Inoltre le indagini hanno inoltre accertato la detenzione illecita di munizioni e l'indebita rivelazione a terzi di notizie coperte da segreto di cui l'assistente capo della polizia era a conoscenza in ragione del suo incarico.

In una circostanza è emerso, anche che il poliziotto aveva prodotto atti falsi incolpando un cittadino extracomunitario di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, pur sapendolo innocente.

Giglio era già stato arrestato nel 2000 quando prestava servizio alla polizia a Firenze. Finì in carcere nel corso dell'operazione Brancaleone, con 42 misure cautelari di cui oltre 30 in carcere, quasi tutte eseguite, per un'associazione dedita al traffico di coca, hashish e marijuana, con legami con la 'ndrangheta.

L'agente Giglio era in servizio all'ottavo reparto mobile: per l'accusa era un ''discreto'' spacciatore di coca, legato al giro dei buttafuori delle discoteche e anche dei calcianti del calcio storico in cui aveva militato, ambienti dove si era incentrata l'inchiesta dell'epoca. Dopo aver scontato la condanna fu reintegrato, nel 2003, nella polizia e prese servizio a Grosseto nella squadra Volante.