“Da assessore alla cultura di Firenze non posso che ritenere fuori luogo le parole del priore di Santa Croce che ha definito Mozart non adatto o non concorde col clima dell'Avvento, spostando il concerto in programma il 5 dicembre dalla basilica al cenacolo sconsacrato”. Lo afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi in merito alla polemica del concerto di Mozart in Santa Croce.
“Il Requiem - previsto il 5 dicembre proprio per commemorare il giorno della morte di W. A. Mozart -, e l'Ave Verum Corpus, come ha perfettamente ricordato oggi il maestro Muti in un'intervista sul Corriere della sera – continua Sacchi -, sono due pagine universali della musica classica che portano l'uomo a riflettere sul senso stesso della morte e ad innalzare lo spirito di ciascuno, indipendentemente dalla fede di appartenenza. Dispiace veramente che un genio ‘celestiale’ e sconfinato come quello del Salisburghese sia stato confinato a piccole e discutibili valutazioni di opportunità politico - liturgiche, a maggior ragione a Santa Croce, una delle chiese più 'colme' di storia, di arte e di artisti di Firenze, luogo dove peraltro negli anni scorsi il Requiem è sempre stato suonato con grande successo”.