“1990” è il nuovo disco di Filtro, artista fiorentino poliedrico che con questo nuovo prodotto alterna rap al pop, passando da produzioni trap ad un suono fresco. L’intero album è stato prodotto da PrinceVibe, ad esclusione della traccia “Fermati”, prodotta da Nasty Lime.
Questo è un disco di nostalgia, dove Filtro racconta la vita prima dei social, delle riunioni in piazzetta con gli amici e di come tutto questo si sia evoluto.
L’album è stato anticipato da diversi singoli, accompagnati dai videoclip di “Siamo di Firenze”, “Vieni nel quartiere”, “Il sole d’estate dentro” (festa. Blebla) e infine “Polaroid”, tutti curati da Autt Production.
La grafica è stata curata da RapDoom.Il disco tocca argomenti caldi come quello dei talent show, in “Carne da macello”, dove lo stesso Filtro racconta un mondo fatto di illusioni. “1990” oltre ad essere la data di nascita del rapper fiorentino è anche il periodo che più ha influenzato la cultura musicale dello stesso, ad esempio i Queen, 2Pac , Notorious BIG e infine i Nirvana.“Alle storie d’amore finite male, ma che lasciano il segno. Alla mia Firenze e al mio quartiere. A quando si stava peggio, ma si stava meglio. 1990 è questo e tanto altro, un disco che rimanda a dei ricordi vividi!”
- Come nasce Filtro? E come nasce il tuo bisogno di fare musica?
Allora, questa cosa del rap mi ha sempre accompagnato fin quando ero piccolo che sentivo i pezzi dei Sottotono e degli Articolo31 nel walkman o in macchina.
Poi all’età di 15 anni incido la mi prima canzone, milito in diversi gruppi per diversi anni fino ad arrivare al 2015 dove incido il mio primo disco da solista.
Vengo da Rovezzano, Firenze Sud. Dove ho dedicato più di una canzone al mio quartiere, da sempre fonte di ispirazione, come nel video “Vieni nel quartiere”.
In tutti questi anni ho collaborato praticamente con tutti i rapper della scena fiorentina e non, suonato ovunque.
Nel disco "1990" ho collaborato anche con Blebla ( rapper pratese ), abbiamo fatto insieme “Il sole d’estate dentro”.
Tutto il disco è prodotto da Ciro Pisanelli in arte Princevibe.
- Polaroid è il nuovo singolo accompagnato anche da un video.. perché hai scelto proprio lei?
Polaroid è il pezzo nato grazie alla base di Princevibe. Era da tanto che volevo trattare un argomento del genere come quello di un rapporto di coppia finito ma che anche a distanza di anni l’amore tra le due persone fosse ancora vivo e avesse un buon ricordo, una nostalgia, qualcosa che forse non finirà mai, che magari pian piano si sfoca e il ricordo si ingiallisce come appunto una polaroid. Io scrivo solo di cose che vivo in prima persona, quindi son tutte esperienze personali che racconto a chi come me ha vissuto queste esperienze.
Il video nasce dalla collaborazione ormai consolidata da anni con i ragazzi di Autt Production per i miei video. Tutti i singoli sono stati fatti da loro, prima del lavoro c’è l’amicizia, quindi è sempre tutto più facile decidere come fare un video piuttosto che un altro.
Quello di Polaroid è nato grazie ad una loro idea di fare tutto il video dentro uno studio fotografico giocando con le luci, concentrando tutto su di me la ragazza che fa la protagonista del video e vari oggetti che sono i punti chiave del pezzo. È stato molto bello e divertente.
- Nella tua ricerca di cose semplici, di rapporti ed emozioni vere, qual'è il tuo rapporto con i social?
I social oggi sono le nuove piazzette di quartiere ormai deserte perché ora è molto meglio stare in casa e chattare su whatsapp, commentare, scrivere stati e mettere foto del tramonto con i filtri sfocati che vivere davvero e parlarsi a quattr'occhi.
Ognuno si sente in diritto di dire la sua e giudicare da dietro un pc o un cellulare, ovviamente c’è anche la parte buona ovvero quello di arrivare ovunque per chi fa arte o qualsiasi altro mestiere.
Per Noi che facciamo musica ad esempio è un ottimo trampolino di lancio per far restare aggiornati tutti,dai contatti ai video musicali.
Mi dispiace che le nuove generazioni non potranno e non stanno vivendo in pieno tutto quello che abbiamo vissuto noi senza cellulari e social network.
- Perché ascoltare 1990? Cosa ci racconta Filtro di nuovo?
1990 è da ascoltare piu di una volta per capirlo bene,dentro parlo solo di me e delle mie esperienze. In tanti pezzi credo che la gente ci si possa rispecchiare, è un album intimo e molto personale. Penso di non aver mai fatto un album così completo a livello di sonorità e cantato, a me piace sperimentare da sempre, qui ho mischiato il rap classico con il pop più mainstream alle varie sfumature trap, sono molto contento del risultato finale, perché comunque vedo che i ragazzi che mi seguono stanno rispondendo bene
Il disco è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in copia fisica, ma anche in free download sul suo sito.
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