Un imprenditore cinese è stato arrestato dopo che aveva sottratto i passaporti a operai connazionali e li faceva lavorare senza stipendio. E' la vicenda scoperta dai carabinieri forestali di Empoli durante un controllo nella sua azienda. I militari, verificando questa e altre due imprese gestite da cinesi a Empoli e un'altra a Signa, hanno trovato nove lavoratori senza contratto e cinque irregolari in Italia, su 33 addetti al lavoro nei capannoni. Due addetti 'a nero', nel corso del controllo, sono stati frettolosamente nascosti in un'intercapedine creata dietro un armadio, in un locale angusto, buio e senza areazione. Ma i forestali li hanno sentiti e scoperti, aggravando così la posizione dell'imprenditore. I due hanno raccontato di esser stati derubati dei documenti appena arrivati in Italia ed esser stati portati a Empoli, nell'azienda cinese in cui lavoravano circa 13 ore il giorno, senza avere uno stipendio ma solo vestiti, vitto e alloggio, in attesa di riottenere i passaporti. L'uomo è ora in carcere a Sollicciano. Delle quattro aziende controllate, tre sono state sospese dall'esercizio dell'attività dall'Ispettorato del Lavoro e hanno avuto sanzioni amministrative varie per un totale di 40.000 euro.
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