"È dal 2010 che consigliamo i cittadini che hanno preso un multa da un autovelox dei viali fiorentini di depositare ricorso presso il giudice di pace, ché le possibilità che venga accolto sono alte. Oggi arriva una sentenza di Cassazione (II sez.civile) che conferma la nostra iniziativa per il rispetto della legalità.
Lo specifico riguarda viale Etruria che, come ampiamente riportato dal codice della strada, non è una strada a scorrimento veloce e i rilevatori automatici non possono essere installati. In questi anni abbiamo assistito alle piroette di alcuni giudici (essenzialmente del tribunale) che cercavano di spiegarci che una banchina transitabile (come prescrive il codice per l’installazione di un autovelox) era tale anche se non c’era spazio sufficiente a farci transitare una bicicletta o un pedone o se, addirittura, come in viale Etruria, era assente e sostituita da un vero e proprio marciapiede.
Migliaia e migliaia di automobilisti hanno presentato ricorso in questi anni e al 90% sono stati accolti, col Comune che ogni volta si arrampicava sugli specchi, negando anche le evidenze più semplici, per cercare di convincere i giudici del contrario. Giudici che invece hanno fatto il loro dovere annullando i verbali".
Così, in una nota l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) che sottolinea: "L’iniziativa continua perché quella di oggi è solo una sentenza e riguarda solo una installazione, viale Etruria in uscita dalla città.
Nelle stesse penose condizioni ci sono gli autovelox di viale Etruria (ingresso in città), viale Lavagnini, viale Matteotti, viale Gramsci che, ognuno con piccole differenze tra di loro, hanno gli stessi deficit normativi e strutturali. Aduc continua a consigliare ed assistere gli automobilisti in questo senso: https://www.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+quando+come+ricorrere_18331.php
La cosa più importante, che rimane e continua, è l’amara constatazione dell’arroganza dell’amministrazione comunale che, anche di fronte alle evidenze più evidenti, pur di fare cassa e giocando sulla non-informazione della maggior parte degli automobilisti ha sempre negato la realtà dei fatti e se ne è fatta baluardo per una farsesca campagna di sicurezza stradale.
Su un argomento molto delicato, come quello dello sforamento dei limiti di velocità, dove la demagogia e l’approssimazione hanno avuto prevalenza sul diritto e il buon senso: la stigmatizzazione di multati che comunque avevano sforato i limiti di velocità consentiti è stata l’arma usata per eccellenza… e la motivazione per cui, anche l’uso dell’illegalità per multarli secondo il Comune trovava ragioni.
Una concezione e una pratica barbara dell’amministrazione e del diritto (1), una pessima e incivile scuola che ha solo continuato ad alimentare la voglia dei cittadini di non rispettare le regole (visto che il Comune non le rispetta), ma di cercare solo di farsi furbi".
Il Sito di Firenze è un quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì - Sito internet realizzato da Exupery Comunicazione