Ex arbitro Pieri: "Col VAR meno proteste, ma in Lazio-Torino era rigore"

“I vantaggi del VAR sono innumerevoli sotto l'aspetto del supporto in campo. Gli arbitri prima erano soli, mentre oggi hanno un aiuto esterno al quale possono ricorrere nei momenti di non chiarezza”.

Lo ha detto l'ex arbitro Tiziano Pieri, che ha partecipato alla tradizionale cena di 30° Minuto (trasmissione del lunedì di Toscana TV) presso il ristorante Buca San Giovanni di piazza Duomo a Firenze, facendo un bilancio sull'introduzione della tecnologia ed alcuni episodi che, malgrado la stessa, continuano a far discutere. L'ultimo quello accaduto durante Lazio – Torino.

“Prima – ha spiegato Pieri – il supporto veniva solo dal campo. Fino all'anno scorso quando accadeva un episodio l'arbitro doveva convincere con la personalità il calciatore per non incorrere in reiterate proteste; oggi basta dire a un calciatore 'l'hanno rivisto' per convincerlo e le proteste finiscono. L'arbitro prima non potendo rivedere le immagini, in caso di errore, si doveva scontrare con le proteste degli allenatori che venivano informati dai bordocampisti delle TV su una decisione che appariva scorretta: oggi è il contrario, i giocatori stanno a quello che dice l'arbitro. Il VAR ha portato il 30% in meno di ammonizioni per proteste, questo è il dato comunicato dall'AIA”.

Malgrado l'utilizzo del VAR vediamo ancora decisioni che continuano a scatenare polemiche, una delle ultime è accaduta per Lazio – Torino: cosa può essere accaduto? “Il fallo di mano di Iago Falque da rigore sul cross di Immobile – ha spiegato Pieri - appare chiaro. Dobbiamo entrare nel campo delle ipotesi a questo punto. L'ipotesi è che il VAR Di Bello abbia chiesto all'arbitro 'che cosa hai visto?' ed a quel punto Giacomelli gli abbia detto che ha visto un fallo involontario, ma Di Bello avrebbe dovuto insistere e portare davanti al monitor l'arbitro. Poi c'è la seconda parte, quella di Immobile con Burdisso e, anche se il gioco era fermo, Immobile non doveva avere quel tipo di atteggiamento, poi – ha concluso Pieri – io avrei ammonito entrambi i giocatori non espellendo Immobile, ritenendo che non ci sia stata violenza nel gesto del biancoceleste”.

D.M.