"Oltre che nei confronti delle aziende cinesi e dei professionisti coinvolti, le misure interdittive andrebbero emesse nei confronti dei politici che hanno permesso, con le politiche delle porte aperte e della tolleranza illimitata, che nelle nostre città si siano create delle vere e proprie enclave dell'illegalità dominate da etnie di ogni tipo".
È quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, commentando l'operazione messa in campo stamani dalla Guardia di Finanza su provvedimento della magistratura in cinque regioni italiane, i cui coinvolti vivono per la maggior parte nella provincia di Prato.
"Mentre assistiamo all'ennesimo fatto di cronaca del genere - sottolinea Donzelli - le istituzioni a guida Pd continuano a permettere gli sbarchi e a parlare di accoglienza. Si tratta di scelte mirate appositamente a favorire il business dell'immigrazione, e che non hanno alcuna altra logica nell'interesse dei cittadini italiani. Da anni denunciamo con i sopralluoghi nei capannoni cinesi tra Prato e a Firenze la grave situazione: tutt'oggi in Toscana, come in molte altre regioni d'Italia, pullulano i casi di aziende straniere a cui, in nome della tolleranza e di una finta integrazione, vengono concessi veri e propri privilegi che mai sarebbero permessi alle aziende italiane oneste che pagano le tasse - conclude Donzelli - questo sistema deve essere al più presto spezzato per restituire giustizia e legalità ai nostri imprenditori e cittadini".
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