La stagione è quella della nidificazione e puntuale è arrivato il rinvenimento. Un nido di tartarughe Caretta Caretta è stato trovato ieri, martedì 25 giugno, sulla spiaggia di Cecina presso lo stabilimento balneare Aurora.
I rappresentanti dell'Osservatorio toscano per la biodiversità, attraverso l'associazione Tartamare che si è recata subito sul posto, insieme agli esponenti dell'Ufficio locale marittimo di Cecina prontamente intervenuti sul posto, hanno confermato la presenza della camera di incubazione. In attesa di attivare tutte le iniziative di coordinamento che farà capo all'Osservatorio, sono state messe a punto le procedure di sicurezza previste dalle Linee guida ministeriali che metteranno il nido in protezione.
L'incubazione varia mediamente tra i 45 ed i 60 giorni e quindi, in base alla stima e se tutto procederà regolarmente, potremmo assistere alla nascita di altre piccole tartarughe toscane (mediamente tra 70 e 100) nei primi giorni del mese di agosto. Preparativi Nei prossimi giorni saranno definiti i dettagli e tutte le operazioni tecniche da parte degli esperti, tali da custodire il nido nelle condizioni migliori (temperatura, sabbia, stato delle spiaggia) e in sicurezza.
Come già accaduto in passato, saranno svolti, da Arpat e dall'Osservatorio toscano della biodiversità moduli di formazione sul posto per preparare i volontari all'evento della schiusa e fornire informazioni a tutti i turisti e cittadini riguardo a quanto sta accadendo sulla spiaggia di Cecina Mare.
Per il sesto anno consecutivo gli esemplari di Caretta caretta hanno deciso di provare ancora a nidificare qui, nella parte meridionale del Santuario dei cetacei con grande soddisfazione e sorpresa per tutti. E' questa la prima nidificazione del 2019 in Toscana ed è stata individuata anche grazie alla campagna di comunicazione che la Regione ha promosso e che ha coinvolto le scuole, le associazioni e gli operatori turistici ai quali sono stati forniti gli strumenti di conoscenza per segnalare la presenza di nidi sulle spiagge attraverso ad esempio l'interpretazione delle tracce lasciate dalle tartarughe sulla sabbia.
La prima nidificazione segnalata in Toscana risale al 2013 a Scarlino, nel 2015 poi sul Tombolo della Giannella dove tra il 6 ed il 10 settembre hanno visto la luce 63 piccole tartarughe; nel 2016 quindi a Capalbio dove è stato presidiato un sito di nidificazione a seguito di un documentato avvistamento che però non ha dato seguito a nessuna schiusa; c'è stata poi la grande nidificazione del 2017 a Marina di Campo dove vennero alla luce 103 esemplari.
L'anno scorso, ben quattro sono state le nidificazioni, una a San Vincenzo dove sono nate 50 tartarughine, due vicino a Rosignano dove ne sono uscite 10 e infine quella sulla spiaggia di Straccoligno, sull'isola d'Elba, dalla quale sono venti alla luce altri 50 piccoli esemplari.
Prosegue intanto l'attività della Regione Toscana per il controllo di tutto il litorale toscano. La Rete regionale toscana ha avviato il presidio delle aree a possibile nidificazione - con il contributo di associazioni ambientaliste, Ente parco della Maremma, ARPAT, Direzione Marittima, IZSLT e Università toscane - così come procedono gli interventi sugli spiaggiamenti, coordinati dal Settore tutela della natura e del mare della Regione.
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